Gli abiti della maison messinese Cristo’ Couture sbarcano a Sanremo. Durante la terza puntata della kermesse l’attrice Emanuela Tittocchia ha indossato proprio un abito confezionato dagli stilisti Salvo Casella e Francesco De Feudis. Un’ottima vetrina per la Cristo’ Couture che in quest’ultimo anno ha collezionato un successo dopo l’altro. A tal punto che per loro si sono aperte anche le porte della Cripta del Duomo di Messina. Proprio così. Di recente Salvo e Francesco, stilisti pluri premiati, insieme a Giuseppe Fata, il genio dell’arte sulla testa, artista calabrese famoso a livello internazionale per le sue “Head sculpture”, hanno avuto l’opportunità di realizzare uno shooting proprio all’interno di una delle location più belle e suggestive della città, la Cripta del Duomo, risalente al 1081 d.c.

Scatti che fanno parte di un progetto avviato nel febbraio 2019 proprio con Giuseppe Fata quando è stato realizzato il primo shooting “Sacred“, realizzato tra le rovine della Chiesa San Nicola di Bari e Santa Sofia di Zafferia, risalenti al 1300. Le foto sono state presentate alla Fashion Week ed alla Design Week di Milano e, per il successo ottenuto hanno fatto il giro del mondo, pubblicate dai più importanti magazine di moda, consacrando i due stilisti Cristo’ e l’artista Giuseppe Fata e aprendogli così le porte del Haute Couture mondiale.

Adesso invece arriva “Simulacrum” dedicato e realizzato per il 500º anniversario della morte di Raffaello, pittore e architetto italiano tra i più celebri del Rinascimento. Dove la maison Cristo’ Couture ha realizzato un abito Haute Couture, ispirato sempre al barocco siciliano, con pregiatissimi tessuti e sormontato da sontuosi ricami in polvere di cristalli oro e l’artista Fata un’imponente testa scultura dedicata alla “Madonnasistina” di Raffaello.

Anche il risultato di questo progetto sarà presentato alle settimane della moda e del design di Milano. «Per noi – dicono Salvo e Francesco – è stato quasi un sogno che si è realizzato. E per questo ci teniamo tanto a ringraziare La Curia, nello specifico Padre Giuseppe La Speme, che ha subito percepito l’entusiasmo con cui stiamo lavorando a questo progetto e non ha esitato un attimo nel darci il consenso ed a farci sentire a casa nostra all’interno della Cripta».

«Il nostro progetto di valorizzazione del territorio e del patrimonio artistico/culturale nasce con l’intenzione di portare alla luce e sotto gli occhi di tutti i tesori noscosti di Messina – continuano – cercando di portarli alla ribalta nel tentativo di trovare investitori o i relativi fondi necessari per il recupero totale di questi beni che dovrebbero essere il fiore all’occhiello della città.

Per questo ci auguriamo che le istituzioni ci diano il supporto necessario a portare avanti questo progetto che ci sta particolarmente a cuore. Conosciamo tutti la storia travagliata di Messina, a cominciare dal sisma del 1908 che ha causato la quasi totale distruzione della città e la conseguente perdita di numurose opere. La nostra preoccupazione è che l’incuria ed il forte stato di abbandono porteranno presto alla perdita di queste memorie storiche impoverendo ancor di più il nostro territorio»

«Gli scatti – concludono – realizzati all’interno del Duomo di Messina sono stati realizzati dal fotografo Saro Campione che con la sua visione e maestria ha colto ancora una volta ciò che avremmo voluto trasparisse da queste foto. Importantissima anche la collaborazione della modella Elena Cama e il MakeUp artist Dario Caminiti. Anche loro hanno colto in pieno lo spirito della nostra iniziativa».

foto archivio

 

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