MESSINA. Dodici band, due palchi, sei ore di musica, ma soprattutto la sensazione di essere tornati a casa con una piccola speranza in più, e una contaminazione di idee positiva. La prima edizione de La Città Sommersa è stata archiviata come una scommessa vinta, che non solo ha messo dietro agli strumenti alcune delle migliori band cittadine, colpevolmente snobbate dai cartelloni “artistici” del Comune, ma ha indicato la strada per una visione alternativa di un luogo, Capo peloro, che per tre mesi diventa il centro di una città che di visioni alternative ne avrebbe bisogno come il pane.

Nata dalla volontà di non arrendersi al decadimento culturale di Messina, quest’anno anche orfana del Capo Peloro fest, La Città Sommersa, ospitata nello spettacolare scenario dell’Horcynus fest, è nata con l’auspicio di riuscire a far riemergere i fermenti letterari, visivi, artistici e culturali di Messina, iniziando dal luogo con più potenzialità (sprecate) in assoluto, non solo attraverso la musica (in tutte le sue forme, dall’acustico all’elettrico, al dj set), ma attraverso attivismo sociale, installazioni, condivisione, e soprattutto il piacere di vivere assieme un’esperienza che in questa città o manca del tutto, o è lasciata solo all’iniziativa di pochi, isolati e snobbati visionari. “Un esperimento di socialità che ha come obiettivo la creazione e condivisione di pensiero libero. La musica e l’arte saranno il veicolo per contaminare e contaminarsi. Un passo verso la maturazione di concetti che stanno alla base di una comunità che ha voglia di cambiamento ed evoluzione”, l’hanno definita gli organizzatori. Centrando nel segno.

Sui palchi si sono alternati Bar Ponderoso, Basiliscus P, Entourage, Johann Sebastian Punk, Ka Jah City, MūN, Pressione su Malta e poi ancora Cappadonia, Cimino, Frenk, Mimmo Pompadour, Roberta De Gaetano, Luciano Panama, mentre l’area dedicata a installazioni artistiche e mostre d’arte contemporanea ha ospitato Alphatelescopii, Eden Eban, Sofia Bernava, Marcella Cilona, Cecilia Coletta, Daniele Commito, Marta Cutugno, Domenico Finanze, Lucia Foti, Nessunettuno e Le Retrò Studio, mentre ad aprire e chiudere la serata ci hanno pensato i dj set di Alexander Coates, Arno Terrible e Morgan Maugeri

Una prima edizione col botto, premiata, soprattutto verso la fine, da un pubblico superiore alle aspettative e da obiettivi centrati. nella speranza che sia la prima di una lunga serie. E che tra dieci anni si possa festeggiare La Città Riemersa.

(di Alessio Caspanello, Marino Rinaldi, Noemi David e Francesco Algeri)

 

Subscribe
Notify of
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments