MESSINA. «L’inutilità delle cose fatte per forza. Tutti pazzi per gli eventi senza considerare che già gli interventi di viabilità dovrebbero servire a rendere più vivibile la vita di tutti (residenti, villeggianti e turisti). Chi verrà solo per gli eventi potrebbe non avere un ritorno positivo dei luoghi in oggetto per svariati motivi che l’assessore al ramo conosce bene. Allora o chi programma eventi non ha dialogato con il collega che, da anni, tenta di risolvere il problema della viabilità oppure si sottovaluta la sicurezza dei cittadini che liberamente decidono di vivere a Torre Faro anche per una sola giornata e senza eventi». Così commenta il provvedimento che istituisce l’isola pedonale a Torre Faro (qui il link) il consigliere del VI Quartiere Massimo Costanzo, che già aveva presentato una proposta per un’isola sperimentale insieme ad altri due colleghi e che, spiega, era stato «l’unico che aveva chiesto la sospensione in autotutela del progetto di pista ciclopedonale a Sant’Agata (che poi è andata come è andata) e che si è anche opposto all’attuale progetto di interscambio in via Stagno d’Alcontrès perché la corsia è troppo stretta (qui il link all’articolo, ndr)».
E ed è proprio a tal proposito, «e nell’ottica del coinvolgimento della popolazione tutta», scrive in una nota, che crede nel bisogno di assumere dei «provvedimenti reali in merito a questioni viabili che interesseranno anche i villaggi limitrofi», gli stessi che aveva già proposto.
In particolare, le proposte erano e sono queste:
- «Via Fortino chiusa dalle ore 12 tutti i giorni»;
- «La pavimentazione in Via Torre e viale Cariddi, usufruendo anche della tassa di soggiorno e consentendo di non avere danni a persone o cose che transiteranno per raggiungere l’ambita meta dell’arena da 5000 posti»;
- «La regolamentare dei parcheggi nelle aree interne segnando gli stalli con strisce bianche onde evitare sciacallaggio dentro le case della gente residente, costretta a trovare ogni modo per evitare la sosta selvaggia»;
- «Anche se i varchi elettronici non saranno attivi, distribuire un pass per ogni auto residente nelle aree interne (rione scuole e rione palazzo); per i non residenti acquisto pass €100 al mese oppure multa»;
- «Vista l’esclusività degli eventi in programma, vista l’esigenza di contenere il carico di automobili in riserva naturale protetta, vista la gestione ai fini sanitari e di sicurezza chiede l’apertura (previa bonifica) dell’area denominata ex Camping dello Stretto di proprietà dello Stato per la durata di mesi 3 e con autorizzazione temporanea senza scopo di lucro (quindi parcheggio gratuito)».
«A parte il basolato per la quale è già stato affidato l’incarico il 09/06/2023 all’ingegnere Carmelo Costanzo e quindi a breve si farà “speriamo“ per tutto il resto, nonostante la massima disponibilità dell’Assessore Mondello, che ho incontrato personalmente mercoledì scorso e dei dirigenti, non sono state accolte le altre richieste, almeno quelle proposte dal sottoscritto. Ad esempio, l’aut aut per Via Fortino isola o tutto il girono o dalle 18.00, sinceramente non la comprendo», spiega.
«Per carità ogni punto negato è stato ampiamente motivato ma sinceramente molte ragioni non le condivido. Non comprendo nemmeno perché un solo pass a famiglia e non due (anche a pagamento) – sostiene – E poi, i residenti di Vai Fortino dalle 18.00 dove metteranno la macchina? Ecco perché proprio ieri ho inviato una proposta integrativa nella speranza che venga accolta».
«Avevo chiesto proprio a ridosso della pubblicazione della delibera di Giunta al consiglio della sesta municipalità, di fare una dichiarazione congiunta e in maniera compatta proprio sui provvedimenti ufficiale anche rispetto alle richieste avanzate a marzo all’Assessore Mondello – continua – Solo per esprimere il nostro pensiero democratico niente di più. Il presidente Pagano, che dopo essersi confrontato con l’ufficio di presidenza, mi ha riferito che lo stesso manifestavano qualche perplessità sull’intervento da fare. Se non poi leggere oggi sui social che due consiglieri, uno comunale e l’altro della sesta Municipalità, che fa parte proprio dell’ufficio di presidenza (quello che era perplesso) della sesta municipalità, presentano anche loro, successivo al mio, un documento correttivo all’ordinanza già pubblicata».
«La questione era partita bene a marzo ma in una settimana è sfuggito tuto di mano. Questa è la rappresentazione plastica di una municipalità che non vuole essere compatta. Ne prendo atto – conclude – Confido nell’Assessore Mondello che prenda atto delle richieste quasi identiche di tre consiglieri (due della sesta municipalità) ricordando a tutti, anche ai miei colleghi che siamo eletti dal popolo al quale dobbiamo dare ascolto e non ascoltare solo i propri elettori. Così facendo diamo adito a chi ci giudica e non ripone la giusta fiducia che merita una municipalità seria».
Vogliamo parlare dei pass, che nascono dopo l’isola! …e bisogna farli ex novo. Vogliamo parlare che si sono dimenticati anche dei residenti in Via Torre! O loro non hanno dirittoal pass!!! Prima si fanno i progetti di accoglienza e poi si pensa ai balconi pericolanti e alla strada dissestata, che sistemeranno a luglio?!!!