MESSINA. “La modifica dell’art. 4 dello Statuto comunale, al fine di inserire, tra i valori ispirativi dell’azione politica del Comune di Messina, anche il contrasto e il divieto di forme di propaganda, politica, sociale ed associativa, che si ispirino ai regimi liberticidi e totalitari, come anche per tutte le azioni che siano mirate a discriminazioni di qualsiasi natura nei confronti delle minoranze sociali”. Questa la proposta di deliberazione presentata oggi dal consigliere comunale di LiberaMe, Alessandro Russo, ma richiesta più volte da associazioni di promozione sociale, come ArciGay Messina, “che si è sempre battuta per stimolare la politica cittadina verso percorsi di rispetto e inclusione di tutte le minoranze sociali”, scrive il consigliere.

“Lo Statuto comunale costituisce la Carta valoriale, ideale e programmatica attorno a cui il Comune di Messina organizza la sua attività politico-amministrativa e nella quale la comunità messinese codifica i valori e i principii inderogabili che intessono il tessuto civico e democratico della città, principi a cui Palazzo Zanca si ispira discendono da una concezione della politica che vede l’individuo – cittadino come termine di paragone centrale e indefettibile, senza alcuna distinzione di genere, di orientamento, di ceto, di reddito, di fede, di opinione e come fine ultimo dell’azione politico – amministrativa”, sottolinea Alessandro Russo.

“Tra i valori centrali a cui l’ente comunale e la comunità si ispirano – conclude, infine, l’esponente di LiberaMe – deve rientrare il rigetto di qualunque forma di vicinanza e di sostegno ad attività che apologizzino il regime fascista e qualunque altra forma di regime liberticida che disumanizzi l’individuo o lo persegua per diversità o condizioni di minorità sociale di qualunque orientamento e natura”.

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