12:00 – Prosegue senza sosta l’attività dei canadair per placare le fiamme. Intanto, nel corso degli interventi, è rimasto ustionato un Vigile: l’uomo è dovuto ricorrere alle cure del servizio sanitario, per fortuna senza gravi conseguenze.
10.15 – È stato finalmente domato l’incendio a San Licandro. Restano ancora vive, invece, le fiamme su Giostra e l’Annunziata. Ancora nessuna preoccupazione per le abitazioni, due canadair sono in volo dalle prime luci dell’alba. Fuoco ancora a San Michele, resta chiusa la galleria San Jachiddu tra Giostra e l’Annunziata. Traffico paralizzato in zona nord. Un canadair è al lavoro esattamente in questa zona. Nuova segnalazione, invece, a Monte Ciccia, parte in alto di Forte San Jachiddu, dove è subito intervenuto il secondo canadair. Fra le conseguenze dell’incendio, gli immani danni al patrimonio boschivo della città, con intere pinete che non esistono più.
MESSINA. Sono tornati a volare dalle sei di mattina i Canadair, gli aerei antincendio, per spegnere l’incendio che divampa ormai da quasi ventiquattrore nelle colline che circondano Messina.
A bruciare è il versante montano tra Giostra e l’Annunziata, con fiamme che, da ieri pomeriggio, sono partite da san Jachiddu e hanno lambito san Michele, san Licandro, Tremonti e l’Annunziata, fino quasi alla cittadella universitaria. A causa di ciò, la galleria Giostra-Annunziata è stata chiusa, e lo è ancora adesso.
Durante la notte, gli interventi dei Vigili del Fuoco sono stati improntati al contenimento del danno, per l’impossibilità di intervenire direttamente sul fuoco e per via del fatto che di notte, elicotteri e aerei non possono volare e spegnere le fiamme, e quindi i voli si sono fermati intorno alle 20. Le autobotti si sono piazzate accanto alle abitazioni a rischio, presiadiando il territorio nel caso in cui i roghi si fossero spinti vicino alle case.
Qualche famiglia, a san Jachiddu e a Campo Italia, dove qualche piccolo focolaio si è acceso, a parecchi km di distanza dall’incendio principale, hanno deciso di trascorrere la notte fuori dalle case per precauzione, benchè non ci fosse un vero e proprio pericolo.
Le colline, però, hanno continuato a bruciare. Il risultato è una enorme nuvola di fumo (“pirocumulo”, in linguaggio tecnico), che avvolge Messina come una cappa. I lavori di spegnimento sono tuttora in corso.
(La foto in copertina è presa dal profilo Facebook di Mario Ciccolo)