MESSINA. La I Municipalità si vuole dividere: il Quartiere Kalonerò ha, infatti, inviato una richiesta ufficiale tramite delibera Circoscrizionale all’Amministrazione comunale, chiedendo proprio di valutare la suddivisione dell’attuale I Municipalità creando un’ottavo Quartiere. Praticamente, quello che è successo con la VI Municipalità, dove dapprima era stato proposto un referendum per creare un nuovo comune e poi la divisione in due creando il Settimo Quartiere.
Negli anni, infatti, più volte è emersa la volontà di creato un nuovo comune anche in zona Sud, chiamato Kalonerò, ma non si è mai andati troppo oltre. Nella seduta del 16 giugno, invece, il consigliere comunale Alfredo Manganaro ha proposto la divisione e ieri il Consiglio della Municipalità ha votato favorevolmente una delibera che ha a oggetto “Proposta di valutazione, programmazione e creazione di una nuova Circoscrizione, suddividendo la I Circoscrizione”: nove favorevoli (tra cui il Presidente Alessandro Costa) e uno contrario. La richiesta è indirizzata al sindaco Federico Basile e all’assessore al Decentramento Amministrativo Antonino Carreri.
«Il territorio della I Circoscrizione comprende ben 22 villaggi, la maggior parte dei quali collinare – si legge nella delibera – il suddetto territorio circoscrizionale, vasto e con parecchie criticità, soprattutto ambientali, risulta di difficile gestione», e quindi, «risulterebbe inderogabile assicurare a tutti i villaggi del territorio una rappresentanza politica ed i necessari servizi».
«La suddivisione proposta ha lo scopo di migliorare l’efficienza nella gestione del territorio e dei servizi e di garantire una maggiore vicinanza dell’Amministrazione alle esigenze dei cittadini che vivono nelle aree più distanti dal centro cittadino», precisano i consiglieri, spiegando che «la proposta prevede come delimitazione territoriale la Contrada Canale del Villaggio di S. Margherita, rilevato che, così operando, non conseguirebbero problemi di allineamento con le sezioni elettorali. Se la proposta di scissione venisse accolta, sarebbe necessaria la rinumerazione delle Circoscrizioni».
