MESSINA. «A Messina va in scena un nuovo effetto “Fata Morgana”: un miraggio politico che confonde la realtà e deforma le distanze. Da una parte, un leader che, di fatto, sfiducia il suo stesso Sindaco e rivendica il potere di decidere nomine e indirizzi. Dall’altra, un Sindaco che si vede messo in discussione nonostante appena due mesi fa la sua maggioranza in Consiglio comunale (anche con i voti del centrodestra) gli avesse rinnovato la fiducia, approvando la relazione di terzo anno di mandato». Così in una nota il segretario del Partito Democratico di Messina Armando Hyerace, sulle recenti dichiarazioni di Cateno De Luca sulla giunta messinese. Il sindaco di Taormina, infatti, aveva avanzato la possibilità di far saltare qualche nomina all’interno dell’Amministrazione comunale.
«Un’amministrazione, quindi, che gode della fiducia della propria compagine politica, ma non del suo leader: un paradosso istituzionale che non può durare – prosegue Hyerace – A questo punto, cosa accadrà? Prevarrà (di nuovo) la volontà di De Luca, con l’ennesima prova di forza che finirebbe per svilire Messina a mero feudo personale, o quella del Sindaco Basile, che deciderà di “resistere” e confermare la propria Giunta nel rispetto del mandato ricevuto dai messinesi?»
«Una cosa è certa: Messina non può essere governata da giochi di palazzo e diktat personali di un leader alla perenne ricerca di visibilità», conclude il segretario del Pd di Messina.
Nonostante sia fisicamente distante da Messina, De Luca giorni fa aveva svolto una riunione con l’intera macchina amministrativa messinese: «Una intera giornata a Palazzo Zanca con il Sindaco, gli assessori ed i presidenti delle partecipate per fare la ricognizione e verifica dell’attuazione del programma amministrativo – scriveva su Facebook venerdì scorso – A tutti loro ho detto: “Fate finta che tra qualche mese dobbiate lasciare questo palazzo, e che sia giusto farlo lasciando un buon ricordo, nel segno degli impegni che abbiamo assunto con i messinesi nel giugno 2022”. Questa tensione è utile in vista di venerdì prossimo, quando analizzeremo tutto ciò che ancora non è stato fatto ma che avrebbe già potuto essere realizzato da ciascun assessore e da ogni partecipata. Così il tagliando a fine anno lo potremo fare a ragion veduta. Ps: qualcuno/a non aveva una bella cera alla fine della giornata».