MESSINA. Licei in fermento in città. Dopo il Seguenza, è toccato stamattina al Maurolico, i cui studenti hanno occupato la scuola “per protestare contro la violenza di genere e le modalità della direttiva ministeriale del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara riguardo l’educazione sentimentale”. Di seguito il comunicato.

“Il 22 novembre, in Senato, i ministri Valditara, Roccella e Sangiuliano hanno delineato le modalità con cui vogliono combattere la violenza di genere: introdurre nelle scuole superiori un’ora a settimana di “educazione alle relazioni”, per un totale di 12 sessioni da svolgersi nell’arco di tre mesi. Noi studenti, sebbene siamo d’accordo nell’inserimento dell’educazione sentimentale nelle scuole, sentiamo la necessità di protestare contro il modus operandi di queste direttive, perché sosteniamo che il tema non sia stato trattato con la giusta attenzione che merita”.

I ragazzi hanno spiegato che trovano insufficiente la modalità scelta dai ministri per combattere il fenomeno della violenza di genere, perché le direttive ministeriali, essendo tali e non leggi, non costituiscono obbligo né per le scuole né per gli studenti.

La protesta studentesca si è sviluppata in una serie di punti tra cui l’irrisoria durata del progetto, che secondo i ragazzi non consentirebbe di analizzare in maniera approfondita un tema così complesso, e la fattuale arretratezza dell’Italia rispetto ad altri Paesi europei come Svezia, Gran Bretagna e Germania, che già dagli anni 90 del secolo scorso hanno introdotto l’educazione relazionale nelle scuole sin dalla prima media in alcuni casi, sin dalla scuola primaria in altri.

“Sebbene noi studenti del Maurolico, grazie al costante impegno della nostra Dirigente, siamo stati spesso sensibilizzati sul tema attraverso incontri e visione di contenuti multimediali in merito, e ancora, sebbene ci siamo espressi in più occasioni attraverso rappresentazioni teatrali, flashmob in piazza e cortometraggi, ci rendiamo conto della grandezza del problema che è la violenza di genere in Italia, e pretendiamo dalle istituzioni provvedimenti definibili tali” hanno dichiarato i rappresentanti degli studenti Luigi Autru Ryolo, Giorgio Berlinghieri e Greta Grasso.

“Ci teniamo a specificare altresì che vogliamo portare avanti la nostra manifestazione solo in ambiente scolastico perché sosteniamo che sia il luogo più adeguato, essendo la scuola stessa la protagonista dell’ordinanza ministeriale. L’obiettivo prefisso è quello di dare ai ragazzi l’opportunità di sensibilizzarsi in maniera efficace attraverso la presenza di esperti in materia di educazione sentimentale. Sarà nostro dovere infatti organizzare incontri con individui competenti, in modo da stimolare in noi ragazzi la curiosità e la sensibilità necessarie per essere a tutti gli effetti dei veri e propri cittadini”.

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