Siederà sul banco dei testimoni da indagato. Antonio Le Donne farà la sua deposizione nell’’aula bunker di Gazzi, lunedì mattina con un ruolo completamente mutato. Era però già chiaro dall’ultima udienza, il 14 febbraio, che il city manager potesse essere a conoscenza di cosa avveniva nelle commissioni lampo ma che assicuravano il gettone di presenza ai consiglieri.

Sono stati  notificati stamattina sei avvisi di garanzia nell’ambito dell’inchiesta Gettonopoli. Il reato contestato dal pubblico  ministero Franceso Massara è abuso di ufficio. Si estendono così le responsabilità amministrative per lo scandalo che ha travolto il consiglio comunale nel 2015 – come rivelato oggi da Nuccio Anselmo sulla Gazzetta del sud – al segretario generale di Messina e city manager, Antonio Le Donne e a cinque segretari amministrativi, Daniela Bianco, Franceso Di Bella, Letteria Sciarrone, Carmelo Ciraolo ed Edoardo Guttarolo. Commissioni lampo per poter avere il gettone di presenza, questo emerse dall’indagine della Digos. 

A seguito dell’inchiesta 17 consiglieri comunali sono stati rinviati a giudizio. Ed è proprio durante il processo che sarebbero emerse le responsabilità del segretario generale e dei segretari di Commissioni.

Erano tutti a conoscenza del comportamento dei consiglieri: questo è parso chiaro dalle testimonianze a seguito delle quali durante l’ultima udienza il pubblico ministero Massara ha chiesto al tribunale la trasmissione degli atti per le valutazioni di competenza.

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