MESSINA. Erbacce a tutto spiano, cespugli che spuntano dal selciato come funghi, immondizia abbandonata fra le sterpaglie e arbusti che si riversano sui marciapiedi. È lo scenario che si presenta a runner e pedoni intorno al lago grande di Ganzirri, una delle “meraviglie” della città, in piena riserva naturale.

 

 

Ad essere invaso dalla vegetazione incolta è soprattutto il lato ” a monte” del lago, lungo la via Consolare Pompea, che per centinaia di metri è ridotto a una piccola “giungla” in entrambe le direzioni di marcia, con cespi, rami e piante che in alcuni tratti rendono di fatto impossibile il transito ai bordi delle strade. A ciò si aggiungono la condizione dissestata dei marciapiedi e i tanti sacchetti di rifiuti gettati per terra, in un luogo – percorso ogni giorno da tanti sportivi – che dovrebbe rappresentare uno dei fiori all’occhiello della zona dal punto di vista turistico e naturalistico ( tutta la zona è riserva naturale orientata e dovrebbe essere gestita dalla Città metropolitana)

 

 

 

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