MESSINA. Al caffè letterario Voltapagina di Largo San Giacomo è sbarcata, già dallo scorso 22 marzo, la Galleria di Comunità, progetto dell’organizzazione napoletana Showdesk ideato come spazio di arte e condivisione e già avviato ad Acerra.

A condurlo in riva allo Stretto ci sono la passione e l’ambizione di creare una rete di Gallerie di Comunità, un “circuito di condivisione delle pratiche artistiche” che vada oltre i confini cittadini, e c’è Sara Fosco, critica d’arte contemporanea napoletana trapiantata a Messina.

 

La Galleria di Comunità da Voltapagina: l’incontro di progetti basati sulla condivisione

Tramite Sara Fosco, un progetto basato sulla condivisione e sul senso di comunità come quello di Showdesk è potuto entrare in contatto con una realtà di simili principi come quella del caffè letterario di Daniele Scaffidi.

“Il suo progetto si basa sull’associazionismo,” ha spiegato la curatrice. “C’erano già Crescendo incubatore, The Messineser, Morg… tante piccole associazioni che vanno a riempire questo luogo, collaborando l’una con l’altra. Quando ho saputo che cercava artisti, gli ho subito proposto il progetto comunitario di Show Desk e lui è stato disponibilissimo ad aprire questo spazio.”

L’idea, a Messina come ad Acerra, è quella di creare un luogo in cui arte e cultura si uniscano alla socialità, creando momenti di confronto e legami, oltre che promuovendo gli artisti. In arrivo, dunque, una serie di mostre, ma anche workshop e talk a tema.

Per Sara Fosco, “questo progetto no profit riesce particolarmente bene in un ambiente non convenzionale come questo. Non avevo ancora trovato uno spazio che accogliesse in questo modo l’arte. L’allestimento è congruo ma le persone che vengono a vedere la mostra sono persone che si trovano qui per bere qualcosa, per lavorare, per incontrarsi… Quindi non è un ambiente per chi ha aspettative di superiorità. Le persone che vengono sono persone che amano l’arte, che chiedono, che vogliono conoscere.”

Galleria di comunità: da Napoli a Messina, uno spazio per arte e condivisione - un momento del workshop di incisione

 

“M@ter y mujeres”: la prima mostra è una personale di Anita Ierace

Ad inaugurare la Galleria, lo scorso 22 marzo, è stata presentata una mostra personale dell’argentina Anita Ierace. Nata a Buenos Aires, Ierace è una viaggiatrice ed ha la capacità di spaziare tra linoleografia, xilografia, acquerello e inchiostro di china. Alla Galleria di Comunità espone delle calcografie in lineografia (stampa diretta di immagini da una matrice incisa), parte di un progetto presentato a Roccalumera con il collettivo di artisti Mata.

Su tutte spicca la Madonna Aether in tiratura limitata (ne ha realizzati solo 10 esemplari), che trae spunto dall’iconografia originale della Vergine alterandola. “Viene stravolta – racconta Fosco – con queste interpolazioni che sono riferimenti all’aspetto cybernetico (sull’aureola ci sono dei cavi, ci sono segnali di connessione). È una Madonna post-moderna. Si chiama Aether, perché l’etere è quella sostanza impalpabile che permea l’universo ma è anche l’aere attraverso il quale si trasmettono i segnali elettromagnetici.”
Un’opera che invita a riflettere sulla post-modernità e sull’impatto della tecnologia e si accompagna ad una preghiera particolare, scritta con l’Intelligenza artificiale e rivolta alla madonna Aether. Una provocazione, probabilmente, che ci invita ad interrogarci su un mondo in cui persino ciò che per natura dovrebbe essere legato alla sfera intima e spirituale, può essere prodotto artificialmente.

Il tema è attualissimo, tanto da essere tornato all’attenzione proprio in questi giorni, per via della moda di creare immagini nello stile dello Studio Ghibli nonostante il suo fondatore sia dichiaratamente ostile all’uso dell’intelligenza artificiale in campo artistico. Un uso spesso contestato da diversi artisti per fattori emozionali ma anche per la mancanza di regolamentazione e l’uso che l’IA fa delle immagini tratte da internet.

In questo caso, specifica la curatrice, la questione viene lasciata aperta, “ci si pone in maniera interrogativa.”
“Con questa preghiera c’è un inserimento dell’intelligenza artificiale nella produzione artistica ma ci si chiede come sarà nel mondo post moderno, quando saremo ancora più legati a questo tipo di tecnologia. È probabilmente qualcosa con cui dovremmo convivere, quindi meglio studiarla per conoscerla.”

All’opera principale si affiancano dei monotipi colorati in serigrafia sullo stesso tema e le “mujeres serpentes”, una serie di tre immagini che rappresentano donne con la chioma a forma di serpente, in riferimento alla curandere e alla medicina tradizionale precolombiana. “Il rapporto con il serpente qui è un rapporto non conflittuale. Estraevano il veleno, lo utilizzavano per curare. Mentre la Madonna da iconografia tradizionale lo schiaccia.”

La mostra resterà visitabile fino al 23 aprile, dal lunedì al venerdì, dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 18:30.

Da Napoli a Messina, uno spazio per arte e condivisione - Le "Mujeres serpentes" di Anita Ierace in esposizione alla Galleria di Comunità di Messina

“Mujeres serpentes” di Anita Ierace

 

Workshop e appuntamenti in programma

Il primo workshop di incisione seguito da Anita Ierace e Sara Fosco si è svolto lo scorso sabato, 29 marzo, con successo, risultando sold out sin dal giorno successivo all’apertura delle adesioni.

La stessa esperienza di ripeterà sabato prossimo, 5 aprile, dalle 16:00 alle 18:00.

In programma, ma ancora da definire, ci sono inoltre talk e incontri di critica d’arte in collaborazione con The Messineser.

A fine mese verrà invece presentata la prossima artista in mostra alla Galleria di Comunità. Senza svelare il nome, Fosco ha però anticipato che si tratterà di un’artista messinese che ha studiato all’Accademia di Bologna.

“Di volta in volta – ha spiegato infine la curatrice – presenterò gli artisti scelti in collaborazione con i curatori di Show Desk. Tutti gli artisti si possono candidare sul sito.

Galleria di comunità: da Napoli a Messina, uno spazio per arte e condivisione - un momento del workshop di incisione

Galleria di comunità: da Napoli a Messina, uno spazio per arte e condivisione - un momento del workshop di incisione

 

 

 

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