TAORMINA. Trentasette poeti, centinaia di alunni e studenti, sei comuni, cinque reading di poesia e un bosco, quello delle betulle bianche, da salvare. Si tratta del G37, summit di poesia ideato dal mecenate di Tusa Antonio Presti che si svolgerà in contemporanea al G7 di Taormina, in scena il 26 e il 27 maggio.

Un evento, sorta di contraltare poetico al vertice dei capi di stato e di governo, che nasce con l’obiettivo di “ribadire che la sola, vera potenza è quella della conoscenza” e per contribuire a “far rinascere e a rafforzare l’identità dei paesi del comprensorio taorminese con l’arte e la cultura”. 

In scena tra Savoca, Castiglione, Linguaglossa e gli altri comuni del territorio etneo, l’iniziativa, il cui programma è ancora in parte segreto, vedrà il coinvolgimento di 37 autori nazionali e internazionali e la partecipazione delle scuole del circondario, fra performance artistiche itineranti ed eventi culturali in scena nel Bosco delle Betulle, alberi endemici unici in tutto il mondo cresciuti spontaneamente sulle pendici del vulcano che necessitano di tutela costante per via delle difficoltà di rigenerarsi naturalmente.

 
 
 
 
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