MESSINA. Il completamento dei lavori era previsto per il 2 giugno, ma l’Amam è riuscita a sistemare la fontana ornamentale del Nettuno ben 4 mesi prima. Venerdì sera, infatti, c’è stata la riapertura e l’opera risalente alla metà del 1500 con, al momento un’illuminazione provvisoria: il sindaco Cateno De Luca, presente ieri sera in via Garbaldi con il presidente dell’Amam, Salvo Puccio, ha annunciato che sarà studiato un nuovo impianto di luci che verrà completato entro l’estate.

“La fontana è stata chiusa perché la Soprintendenza voleva fare delle verifiche di carattere strutturale – spiega il presidente Puccio – Circa quattro anni fa erano state chieste delle schede tecniche ed era stato fatto un appalto che era fermo sia per le verifiche strutturali che per quelle dell’impianto idraulico. Naturalmente, però, gli impianti delle fontane si usurano più velocemente di quanto dovrebbero, così noi abbiamo riverificato tutto l’impianto idraulico e abbiamo chiesto, d’intesa con la Soprintendenza, di riattivare la fontana per capire quali fossero le criticità. Adesso, la fontana non si spegnerà più, sarà solo implementata con giochi di luce e verrà sistemata l’area verde intorno. Nel frattempo, ci saranno anche delle verifiche per capire di quali interventi hanno bisogno i marmi affinché l’opera possa essere ottimizzata e durare nel tempo”.

“Questo fa parte di quell’insieme di fontane della città che abbiamo preso l’impegno di ripristinare”, continua Puccio, che poi evidenzia anche i lavori di pulizia che sono stati eseguiti sull’opera ornamentale: “Chi se la ricorda qualche settimana fa nota che adesso è più bianca. Non sono stati utilizzati prodotti chimici aggressivi, ma solo naturali che potranno portarla al suo splendore originario”.

Sempre il presidente dell’Amam spiega il motivo per cui sono passati dieci anni prima della ristrutturazione della fontana del Nettuno: “A quanto ho capito non si sedevano al tavolo gli attori che dovevano interloquire: la Soprintendenza che a cuore la struttura, l’Amam che deve fare i lavori e il Comune di Messina che deve fare da tres d’union e mettere anche qualche soldino. Evidentemente si scrivevano solamente, adesso invece siamo riusciti a vederci e a parlare la stessa lingua”.

In realtà, il bando era stato ultimato alla fine del 2017, anche se non esisteva una graduatoria definitiva né, di conseguenza, il nome di una eventuale ditta aggiudicatrice ed esecutrice dei lavori di ripristino delle fontanelle dell’acqua nei monumenti storici, lavoro da 150 mila euro. Successivamente, il sindaco Cateno De Luca aveva annunciato di voler affidare direttamente all’Amam la manutenzione di tutte le fontane della città, comprese quelle storiche, progetto che gli uffici del Comune dubitano che fosse realizzabile.

“Ci siamo posti l’obiettivo, entro dicembre 2020, di riattivare tutte le fontane del comune di Messina, con la fontana Orione di Piazza Duomo che chiuderà questa fase – ha aggiunto il sindaco Cateno De Luca – Si parla di 150 fontane in tutto, comprese quelle dei villaggi, e anche se noi diamo contezza di quelle più importanti, stiamo lavorando anche su altro”.

Poi, anche il primo cittadino ha deciso di dare una spiegazione sul motivo per cui in passato non sono stati fatti gli interventi di ristrutturazione delle fontane: “Si trattava semplicemente del principio di “futtitinni”, o per usare un termine italiano, per semplice strafottenza perché non c’è altra spiegazione visto che non c’era il problema legato alla carenza idrica o un blocco della Soprintendenza, come ha affermato qualche ex assessore”.

Nel 2017, infatti, l’ex Assessore Daniele Ialacqua dovette lottare contro gli uffici regionali che non avevano dato l’autorizzazione al comune per intervenire sulle fontane storiche, bloccando le procedure autorizzative per i progetti di restauro e manutenzione, e solo dopo l’insediamento della nuova amministrazione, l’assessore della Giunta di Cateno De Luca, Massimiliano Minutoli, ha assicurato che il qui pro quo era stato superato, dichiarando che il probliema “forse” erano prorpio le autorizzazioni della Soprintendenza: “Adesso siamo in possesso delle autorizzazioni. Questo, probabilmente, il motivo per cui da un anno a questa parte il bando è rimasto bloccato”.

Nelle prossime settimane, annuncia concludendo De Luca, ci saranno altri interventi da parte dell’Università, che ha fatto richiesta di adozione della fontana e di tutte le aree adiacenti. Questi consistono proprio nell’elaborazione di un’idea per illuminare l’opera

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Andrea
Andrea
8 Marzo 2020 19:38

C’è un errore nell’articolo: la statua di Nettuno della fontana non è quella originale del cinquecento, conservata al MuMe, ma solo una buona copia ottocentesca.