FALCONE. «Questa tartaruga ha ingoiato un “palloncino di plastica” ed è morta. Ma come se non bastasse, fatto ancora più deplorevole è che qualcuno abbia addirittura rubato il cadavere» a denunciare la scomparsa del corpo della caretta caretta trovata morta sulla spiaggia di Falcone, il biologo marino Carmelo Isgrò su un post sulla sua pagina Facebook.

«In foto -spiega Isgrò- si vede il filo di plastica del palloncino che fuoriesce dalla cloaca della povera tartaruga che dopo aver ingoiato il palloncino (scambiato certamente per cibo) è morta tra atroci sofferenze, dopo che il filo di plastica ne ha percorso tutto l’intestino. Fatto tristissimo che ci fa comprendere come il gesto di liberare palloncini di plastica in cielo, che potrebbe sembrare ingenuo, comporti gravi conseguenze in quanto questi palloncini ricadendo in mare (o in natura in generale) possono interferire gravemente con gli animali selvatici, fino addirittura ad ucciderli. Il “lancio dei palloncini” è diventata ormai una moda in feste, compleanni, matrimoni etc ma prima di liberarli dovremmo pensare alle conseguenze!»

«Dopo un’agonia che sarà durata giorni -continua- il corpo della sfortunata tartaruga è stato trasportato dalla corrente del mare sulla spiaggia di Falcone ma prima che l’IZS (ndr. l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale) potesse recuperare la carcassa per scopi scientifici qualcuno ha “rubato” la tartaruga, forse per recuperare il carapace (come macabro trofeo). Escludo che se la sia ripresa il mare, perché era lontana dalla battigia e comunque il mare era calmo.»

«Chiediamo- conclude Isgrò- a chi ha preso la tartaruga di restituirla, per permettere di effettuare la necroscopia. Inoltre, se chi ha compiuto questo vergognoso gesto non lo sapesse lo informo che trafugare una tartaruga caretta caretta è un reato penale che prevede anche una multa salatissima.»

 

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