MESSINA. “A Ciccio nessuno può contestare la coerenza, è una cosa che ha nel dna”. E’ il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Manlio Messina, ad introdurre la candidatura di Ciccio Rizzo, ex consigliere comunale, candidato a sindaco di Lipari, e animatore di “vento dello Stretto” nella lista Fratelli d’Italia in quota movimento Sovranisti Conservatori.

“La lista che abbiamo messo in campo segue il progetto di Giorgia Meloni di allargare il mondo politico della destra, dovevamo porre le radici nel mondo conservatore, Patria, Dio, Famiglia, ma siamo anche futuristi e guardiamo avanti, non solo indietro: ma soprattutto siamo sovranisti, conserviamo radici e cultura per evitare che il paese prenda una deriva irrecuperabile”.

“Inutile analizzare perchè in questi anni la destra si è spaccata negli anni in mille rivoli”, ha spietato Ciccio Rizzo, secondo candidato messinese a scendere in campo dopo Maria Fernanda Gervasi, una decina di giorni fa. “Il nostro luogo immaginifico, che rappresenta le peculiarità dell’insularità, è la zona falcata, ed è lì che abbiamo ambientato il video che useremo come spot”. Contrariamente a quasi tutti gli intervenuti, più che di parlare delle magagne dell’Europa, Rizzo ha preferito concentrarsi sulle soluzioni e non sui problemi. Sosterrò con forza il disegno di legge di fiscalità di vantaggio a beneficio delle 48 isole minori italiane, firmato da un largo contingente di deputati, dai Cinque stelle a Fratelli d’Italia, così come mi batterei per l’innalzamento delle “quote pesca” che sono state imposte all’Italia e che reputiamo scandalosamente basse e penalizzanti soprattutto per le isole di Sicilia e Sardegna”.

Un rapido “mea culpa sulla “spesa disastrosa nell’ambito della programmazione comunitaria.”, quindi un’altra proposta: se dovessi scegliere una misura a favore del disagio sociale sarebbe di certo il salario minimo d’ingresso di cui parlava Pino Rauti cinquant’anni fa, che è diverso dal reddito di cittadinanza, che potremmo chiamare reddito di deportazione, perchè di fatto obbliga chi lo percepisce, dopo un anno dall’erogazione, ad emigrare e accettare un lavoro altrove.

Ad intervenire, prima di Ciccio Rizzo, anche i deputati regionali di Fratelli D’Italia Elvira Amata e Antonio Catalfamo: “Non è questa l’Europa che vogliamo, vogliamo una confederazione di stati sovrani”, spiega Elvira Amata, prima di scagliarsi contro il federalismo differenziato della lega, partito con cui Fratelli d’Italia era alleato un anno fa, durante le politiche del 2018. Quindi il commissario provinciale di Fli, Antonio Catalfamo, secondo il quale “abbiamo perso 70 miliardi in dieci anni, restituiti all’Europa. Da lì dobbiamo ripartire”.

Poche battute anche per Alessandro Nania, consigliere comunale di Barcellona. “Non è tollerabile che Salvini interpreti la totalità della destra in Italia, si dia vita ad un movimento unitario con tutte le anime”.

 

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