MESSINA. Mettere insieme i teatri e i luoghi della cultura al fine di attivare programmi di sostegno reciproco, progettazione europea di rete e formazione del primo circuito teatrale della Sicilia. Sono i punti cardine sui quali si è costituita la rete dei teatri promossa dall’Ear Teatro di Messina e dalla Città Metropolitana di Messina. Un circuitoaperto sia ai teatri che ai Comuni, che prende il nome di Tetis,  ovvero “Teatri Etici Siciliani”, per rendere il senso di un percorso destinato alla trasparenza ed alla condivisione.

Più di trenta i sindaci che hanno aderito al progetto, fra i quali i primi cittadini di Taormina e Patti, sede di due teatri antichi che alimentano il pregio della rete e offrono spunti per la progettazione europea legata al bacino del mediterraneo ed ai percorsi dei teatri romani e greci. Tetis, infatti, non è solo il primo circuito teatrale della Sicilia, ma è anche l’unico a portare in dote due teatri antichi.

L’obiettivo di Tetis è quello di attivare anche percorsi culturali tematici che, dal teatro o dai teatri, possano diventare cammini turistici attraverso tematiche quali la religione, la letteratura, i flussi migratori e l’enogastronomia d’eccellenza.

Il secondo incontro programmatico, in scena nella Sala Sinopoli del Teatro Vittorio Emanuele, è stato coordinato dal Sovrintendente Egidio Bernava, che ha portato i saluti del presidente Luciano Fiorino, assente per motivi istituzionali, da Simona Celi, Direttrice Artistica della sezione di Prosa, e della dirigente della Città Metropolitana Angela Pipitò.

Al centro del tavolo tecnico la programmazione, la didattica, l’utilizzo dei bandi, l’attenzione alle identità culturali, l’apertura ad ogni forma di teatro e musica, l’allargamento ai teatri privati ed alle Fondazioni, e la visione del teatro come fonte di attrazione turistica e focus progettuale. Al tavolo tecnico era presente anche il Sindaco della Città Metropolitana Renato Accorinti, che ha accolto con grande entusiasmo l’idea della rete etica proposta dalla governance del Teatro Vittorio Emanuele, assicurando sostegno organizzativo, istituzionale ed economico.

“Tutte le regioni italiane – si legge in una nota – hanno un circuito teatrale che rappresenta un centro di coordinamento sostenuto dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, ma la Sicilia è ancora l’unica a non averlo. La presenza sempre più folta di sindaci, assessori, referenti culturali, direttori artistici e compagnie private dell’area metropolitana, rivela il forte interesse diffuso a fare squadra per la cultura”.

 

 

Subscribe
Notify of
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments