MESSINA. La statua di Clarenza, uno dei simboli della Cattedrale di Messina, da stamani è priva della mano destra, quella utilizzata per suonare periodicamente le campane del campanile. Un dettaglio che non è sfuggito ai turisti che ogni giorno osservano con il capo all’insù le due statue in bronzo, alte tre metri, raffiguranti le due eroine che difesero la città durante la guerra dei Vespri Siciliani nell’agosto del 1282. Il motivo dell’assenza non è ancora chiaro.
Non è la prima volta che il Duomo di Messina, progettato dalla ditta Ungerer di Strasburgo per incarico dell’Arcivescovo Angelo Paino, e inaugurato il 15 agosto del 1933, subisce delle “perdite”. Nel 2012 era crollata infatti la principale bandiera di ferro del campanile e qualche tempo prima a precipitare sul selciato della piazza erano stati il gallo e proprio la statua di Clarenza.
Un articolo di grande spessore.
una volta cade la mano, una volta il cornicione, una volta la bandiera, una volta la statua… fino a quando non ci scappa il morto.