MESSINA. «Indizione referendum per scindere la I Municipalità dal Comune di Messina ed istituirsi come Comune a sé». È l’oggetto di una delibera, votata favorevolmente da 8 consiglieri circoscrizionali su 10, in cui si chiede di avviare le procedure per la scissione di villaggi dell’estrema zona sud per la costituzione di una nuova entità comunale.
La richiesta, risalente ad agosto, è motivata “alla luce delle scelte non compiute dall’Amministrazione a favore del territorio della I Municipalità e per poter direttamente governare il territorio di che trattasi, garantendo una più efficace ed efficiente azione amministrativa a favore dei cittadini ivi residenti”.
Dopo “Montemare”, con il referendum indetto presumibilmente per giorno 13 dicembre, anche la parte opposta di Messina valuta quindi l’opzione “secessione”, con un iter simile a quello realizzato dalla VI Municipalità, in considerazione, inoltre, della significativa popolazione della zona, “che è ben superiore a quella di molti comuni limitrofi, come ad esempio Scaletta Zanclea o Itala”.
La I Municipalità raccoglie un territorio piuttosto esteso, in cui vivono circa 20mila messinesi. A farne parte, i villaggi di Giampilieri Marina, Giampilieri Superiore, Altolia, Molino, BRiga Marina, Briga Superiore, Ponte Schiavo, Pezzolo, Santo Stefano di Briga, Santa Margherita Marina, Santa Margherita, Santo Stefano Medio, Galati Superiore, Galati Marina, Galati inferiore, Mili Marina, Mili San Marco, Mili San Pietro, Tipoldo, Tremestieri e Larderia.
Facciamo un applauso al signosinnoco.
Di questo passo Messina ridurrà notevolmente dimensioni e numero di abitanti così, forse, sarà in grado di amministrare.