MESSINA. È ancora in itinere il progetto europeo “Dygi4Adu”, un progetto finanziato dal programma Erasmus+ e partito ad ottobre 2022 che si pone il traguardo di rivoluzionare l’approccio educativo e sociale nei confronti della dislessia in età adulta: l’associazione messinese “Education In Progress – Italia” sta coordinando l’iniziativa volta a cambiare uno dei paradigmi che più incidono sulla vita quotidiana di chi è afflitto da questa condizione, ovvero l’adattamento dei corsi esistenti utilizzando tecnologie assistive, che possono superare l’accesso limitato degli studenti dislessici a corsi su larga scala. Come? Formando educatori, providers, comunità e dislessici stessi fornendo loro strumenti digitali all’avanguardia per affrontare la dislessia e dando loro l’opportunità di comprendere e adattare l’intero processo educativo alle esigenze specifiche di coloro che ne sono interessati. E, proprio per questo, verranno realizzati un manuale indirizzato agli educatori adulti che fornirà loro una comprensione generale dei segni e dei sintomi della dislessia nonchè le strategie più efficaci per il trattamento di quest’ultima. Tutti risultati consultabili all’interno del sito internet del progetto.
“L’idea del progetto si basa sulla convinzione che, nonostante il rapido progresso della tecnologia e la sua penetrazione attiva in tutti gli ambiti della nostra collettività, compresa l’istruzione, gli insegnanti e i formatori che lavorano con studenti adulti non sono ancora ben attrezzati per rispondere ai bisogni specifici di alcuni di loro – si legge nella scheda progetto – Essenzialmente, i problemi degli studenti adulti affetti da dislessia sono ancora sottovalutati, anche se tutti gli studi dimostrano che, a causa della frequenza dei sintomi dislessici, essa sia, come accennato, una problematica sociale significativa. Una persona con dislessia che non viene identificata o che non riceve un supporto tempestivo, quindi, non è in grado di rivelare le sue capacità. Questa perdita di opportunità per loro di prosperare, significa che la società nel suo insieme perde i loro preziosi contributi”.
“Il progetto “Dygi4Adu”, quindi, mira ad aumentare la conoscenza degli educatori per identificare i sintomi distintivi della dislessia nei loro studenti adulti e capire come la condizione differisce nella manifestazione e grado di difficoltà; in sintesi, vuole fornire loro gli strumenti di cui hanno bisogno per affrontare le sfide che questa condizione pone loro in modo più efficiente. Allo stesso tempo il Consorzio dei partner vuole facilitare gli adulti con dislessia ad aumentare la loro fiducia, a migliorare la qualità del loro lavoro, in modo che siano in grado di apprendere in modo indipendente. Si tratta, in definitiva, di un qualcosa di molto più articolato rispetto ad un semplice programma educativo; è un movimento che promuove l’uguaglianza, l’inclusione e l’empowerment per tutte le persone con dislessia – conclude la scheda – Con il suo approccio integrato e il suo impegno per l’innovazione, questo progetto volge lo sguardo a un radicale cambiamento nel mondo dell’istruzione e sta creando le basi per un avvenire in cui ogni individuo ha la possibilità di raggiungere il proprio pieno potenziale”.
Il progetto è in gran parte alimentato dalla collaborazione con una vasta rete di partner internazionali provenienti da diversi settori: Università, organizzazioni non governative e no-profit e aziende private si sono unite per portare avanti questa importante missione che ha permesso di accedere a risorse e competenze di alto livello, ampliando così la portata delle attività e garantendo risultati significativi. L’ausilio dell’Università della Lettonia, con la sua Facoltà di Educazione, Psicologia e Arte, dona la sua vastissima esperienza in materia, mentre società quali Eurospeak Irlanda e Danmar Computers LLC, specializzate nello sviluppo di soluzioni tecnologiche per l’apprendimento inclusivo, forniscono la loro expertise nel campo dell’intelligenza artificiale e dell’interfaccia utente per creare strumenti accessibili e intuitivi per i dislessici.
Ma tra i partner chiave ci sono anche diverse organizzazioni non governative e no-profit (dal coordinatore Education In Progress – Italia, all’European Knowledge Spot – Grecia e all’Asociacia Dyslexia – Bulgaria) che guidano il progetto sul fronte dell’advocacy e della consapevolezza. Queste aspirano a garantire che le voci delle persone con dislessia siano ascoltate e rappresentate in modo efficace, ma al tempo stesso si propongono di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulle sfide e le potenzialità di questi individui, promuovendo una maggiore comprensione e accettazione della condizione.