MESSINA. Continuano i problemi per i residenti del villaggio di Bisconte: con le nuove modifiche all’ordinanza che prevedeva il senso unico monte-mare in via Polveriera, quest’ultima diventa a doppio senso, ma adesso gli abitanti non sanno dove parcheggiare la macchina dato che il divieto di sosta è stato esteso anche al controviale di Camaro.

Il transito in via Polveriera, infatti, per consentire i lavori al Torrente Bisconte – Cataratti, era stato permesso solo a monte-mare, ma questo ha causato disagi ai cinquemila abitanti che dovevano accedere alla località, e soprattutto ai mezzi di soccorso. Dopo la protesta di sabato che ha visto i cittadini bloccare la strada in segno di protesta, stamattina è stata emanata un’ordinanza che rende nuovamente la strada a doppio senso, con divieto di sosta ambo i lati però, divieto che è stato esteso anche al controviale di Camaro, dove i cittadini parcheggiavano in alternativa alla via Polveriera.

“E’ stato risolto il problema dell’accesso al villaggio con la rimozione dei semafori e l’aggiunta di specchi in ogni curva, problema più importante per garantire l’arrivo in tempi celeri dei mezzi di soccorso qualora ce ne fosse bisogno, ma ora restano tre questioni irrisolte – spiega il vicepresidente della terza Circoscrizione, Alessandro Geraci – la frana in via Militare non è stata ancora rimossa, non è stata messa in sicurezza la via Nicosia e non è stata trovata una soluzione per i parcheggi”. Quest’ultimo problema, in particolare, è quello che desta più preoccupazioni ai cittadini.

Al tavolo tecnico con la giunta per discutere dei disagi dovuti alla prima ordinanza, il consiglio del terzo quartiere aveva proposto, come soluzione ai parcheggi, di sistemare l’area antistante il Despar stadium e di utilizzare il parcheggio della scuola La Pira per la sosta delle auto, proposte che però non sono state accolte, o comunque non ancora, e infatti, afferma Geraci, “questo resta un problema ancora irrisolto e a chi mi chiede dove parcheggiare io non so cosa rispondere”.

Ma anche queste due soluzioni, agli occhi degli abitanti, non sembrano essere fattibili: “Lo spazio del Despar stadium non è abbastanza grande, specialmente la domenica, quando ci sono le partite e non entrano nemmeno le macchine di chi va a giocare o ad assistere; il parcheggio La Pira, invece, è dall’altra parte del viale Europa, quindi la sera, ad esempio, bisognerebbe attraversarlo e fare la strada a piedi fino alle case”, spiega una residente in via Polveriera, sottolineando anche come la via dove abita è molto stretta e transitarla a piedi rappresenta un pericolo.

“Un altro mistero, inoltre, rappresenta la via Artiglieria – dichiara Geraci – in quanto la strada è totalmente chiusa ma nell’ordinanza c’è scritto che sarà consentito il transito ai mezzi di soccorso e ai disabili. Forse apriranno un varco, ma ad oggi non c’è nulla”.

“La faccenda è stata gestita male sin da subito. Abbiamo chiesto all’Amministrazione di incontrarci prima che si aprisse il cantiere, io stesso ho sollecitato più volte da novembre. Hanno rimandato per due mesi e poi hanno chiuso una via senza comunicare né a noi né ai cittadini nulla, causando innumerevoli disagi. Siamo riusciti a parlarci solo il 15 gennaio e comunque hanno continuato a temporeggiare, prendendo provvedimenti solo dopo che i residenti sono scesi in protesta. Ora bisogna risolvere le altre questioni”, conclude Alessandro Geraci.

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