MESSINA. E’ il progetto intitolato “La Piazza di Tutti”, da realizzarsi nell’area giochi adiacente la terza Circoscrizione, quello che sarà realizzato coi finanziamenti destinati alla “Democrazia Partecipata” per l’anno 2025, cioè il 2% dei fondi che il comune di Messina riceve ogni anno dalla Regione e che deve essere obbligatoriamente speso, pena la restituzione, con forme di democrazia partecipata, quindi chiedendo a persone e associazioni di proporre progetti e poi scegliere quali finanziare. la somma disposizione per Messina nel 2025 è di quasi 113mila euro.
Il problema è che “la piazza di tutti” ha vinto per… abbandono, in gergo pugilistico. Perchè delle dieci idee progettuali arrivate al comune di Messina, nove sono state ritenute inammissibili. Lo ha deciso la commissione giudicante prendendo atto che, in presenza di unico progetto ammissibile, non sarebbe stato possibile procedere alla fase di voto pubblico prevista dal regolamento. “Si ritiene tuttavia opportuno promuovere un incontro pubblico con la cittadinanza, da tenersi presso la sede della terza Municipalità, per illustrare le valutazioni della Commissione e consentire un confronto con i tecnici incaricati del Dipartimento competente sulle possibilità di intervento previste”, spiega una delibera.
Cos’avevano gli altri progetti che non andavano? “Motivazioni di natura tecnica, economica e amministrativa”, spiega la delibera, scendendo poi nello specifico: il progetto “Viabilità 2.0 e spazi di aggregazione sociale” è non attuabile per limitazioni tecniche e di viabilità, “Acqua e Memoria Viva – Rigenerazione permaculturale al Parco Ecologico San Jachiddu” presenta criticità nella rete idrica e costi di allaccio non compatibili con le risorse, mentre “Area delle tradizioni marinare e del rispetto del mare: Galati Borgo Marinare” ricade su area demaniale non idonea ad interventi di democrazia partecipata. Poi c’era “Oneoff – Scuola Bottega”: immobile non nella disponibilità dell’Ente e richiesta di finanziamento pluriennale. Per “Messina a misura di Bambino: parchi giochi di quartiere”, il problema è che le aree individuate non sono idonee alla realizzazione dei parchi e infine l’inammissibilita di “Struttura Museale interattiva e permanente ‘Messina: Mito, Realtà e Futuro’” è stata determinata dalla mancanza di area di sedime e fabbisogno economico superiore alle risorse disponibili. Degli altri tre progetti bocciati, la delibera di giunta non fa menzione.
“La Piazza di Tutti” è un progetto di riqualificazione urbana partecipata per trasformare uno spazio di quartiere “in un luogo inclusivo, sicuro e accessibile – spiega una nota del Comune – La piazza diventa un punto di riferimento sociale, educativo e ricreativo per bambini, anziani, persone con difficoltà motorie e ragazzi con fragilità cognitive, oltre che uno strumento utile per scuole e insegnanti”.
La procedura di Democrazia Partecipata 2025, è finalizzata alla presentazione di proposte progettuali da parte dei cittadini, delle associazioni e degli enti operanti sul territorio, per la realizzazione di interventi di interesse collettivo. La procedura ha come finalità principale il coinvolgimento diretto della cittadinanza nella definizione delle priorità e nella programmazione di iniziative di utilità sociale, culturale, ambientale e urbana, ed è finanziata, come prevede una legge regionale, col 2% dei fondi che ogni anno la Regione Siciliana destina agli enti locali.






