MESSINA. Si è svolta ieri, a Villa Dante, la presentazione della relazione del sindaco Cateno De Luca sul suo terzo anno di mandato: una piccola “enciclopedia” di 1500 pagine, suddivise in 5 tomi, in cui il primo cittadino ha stilato il suo personale resoconto su quanto fatto negli ultimi dodici mesi. L’incontro, a cui hanno assistito circa 600 persone (tante le poltroncine vuote), è stato caratterizzato da un lungo monologo del sindaco (un’ora e venti), che ha concluso il suo intervento adombrando un ritorno al voto a Giugno e (ancora una volta) l’ipotesi dimissioni: «I prossimi mesi saranno fondamentali per preparare “l’oltre De Luca”. Vi posso assicurare una cosa: a Giugno prossimo a Messina si vota, questo è matematico. O perché io vado avanti con la candidatura alla Presidenza della Regione o perché comunque non intendo continuare con il freno a mano alzato; l’esperienza di questa fase si chiude anticipatamente perché non consento io a quattro “stampalati” che si qualificano consiglieri comunali di continuare a fare i balletti sulla pelle della città solo perché non gli do più la caramellina e non mi fanno passare più gli atti in consiglio comunale. Io caramellina non gliene do più, anche perché qualcuno è diventato diabetico, e di conseguenza si va ad elezioni anticipate. Questo è certo. I motivi sono: o il primo o il secondo. In ogni caso si andrà oltre De Luca. Chi sarà l’oltre De Luca? Può essere De Luca o può essere qualcuno migliore di De Luca, perché sono certo che nella mia squadra ho uomini e donne oggi all’altezza di continuare questo percorso di rilancio della nostra città».

 

 

 

Di seguito il comunicato diffuso dal Comune di Messina:
Il Sindaco Cateno De Luca nel corso di un confronto pubblico tenutosi ieri sera, mercoledì 4 agosto, all’Arena di Villa Dante, ha presentato la relazione del III anno del suo mandato amministrativo. All’evento hanno preso parte la Giunta municipale, il Direttore Generale, i Presidenti, con i Componenti i CdA e gli Organi di controllo delle Società Partecipate, i vertici della Città Metropolitana, dipendenti dei due Enti amministrati da De Luca, la stampa e cittadini. All’incontro ha partecipato l’on. Danilo Lo Giudice, unico rappresentante della deputazione regionale messinese presente, invitato dal Primo cittadino al pari dei colleghi di Palazzo dei Normanni e di quelli nazionali.
“Quest’anno ci siamo ritrovati in questa location con ingressi contingentati, non è stato possibile ritrovarci in una piazza per motivi purtroppo legati alle normative anti Covid”. Con queste parole il Sindaco ha dato il benvenuto al pubblico. “Non potevo sottrarmi – ha continuato De Luca – ad un adempimento importante sancito da una legge e precisamente dall’art. 17 della Legge Regionale del ‘92. E per questo, sin dal 2003, anno della mia prima elezione a Sindaco, ho sempre rendicontato ogni anno alla comunità i risultati conseguiti durante i miei mandati amministrativi. La presentazione della relazione è un momento importante perché quando si arriva alla conclusione del mandato e prende il via la nuova campagna elettorale, il tempo diventa così breve e non c’è realmente la possibilità anche con qualunque capacità di discernimento di poter capire e comprendere se gli uomini e le donne che avete votato sono state all’altezza del compito. Ecco perché per noi Sindaci è sacrosanto questo appuntamento e io insieme ai miei Assessori e all’intera Amministrazione non abbiamo mai mancato questo incontro, che sempre secondo la legge, entro 10 giorni dal deposito della relazione deve seguire il dibattito in Consiglio comunale per un confronto secondo i canoni della democrazia. È proprio il tema relativo alla partecipazione democratica rappresenta un elemento importante insieme all’informazione, in quanto sono i due pilastri fondamentali del nostro programma: informare costantemente la comunità. Questa relazione è molto corposa, abbiamo lavorato in questi giorni soprattutto di notte perché il tempo è tiranno, il lavoro che è stato fatto è tanto, anche perché quest’anno come parte dello scorso anno è stato segnato da un evento pandemico che ci ha stravolti e per il quale non si sa ancora quali saranno le fasi che continueranno a condizionarci. Ovviamente non possiamo fermarci e di conseguenza con grande senso di responsabilità e per il nostro ruolo istituzionale bisogna essere di esempio positivo alla collettività. Ecco perché noi puntualmente abbiamo scolpito la nostra attività amministrativa nelle relazioni dei singoli Assessori, delle Società Partecipate, della Città Metropolitana ed ancora stiamo definendo gli ultimi elementi della mia parte di relazione che vi permetteranno di potere leggere sotto l’ombrellone, vista la piena stagione estiva. Sono circa 1500 pagine da leggere per comprendere il nostro operato e soprattutto mi rivolgo a chi è in Consiglio comunale che deve affrontare il dibattito con onestà intellettuale”.
Il Sindaco ha poi ricordato al pubblico che sin dal suo insediamento, e ancor prima, è stata un’avventura che lo ha segnato e messo alla prova ma, d’altronde “sono stato io stesso a cercarla nel volere mettere alla prova me stesso. Quando parlo di prova – ha proseguito De Luca – mi riferisco a quanto abbiamo ereditato dalla passata Amministrazione, partendo da una questione di fondo che riguardava gli inquilini del Palazzo, perché ogni comunità ha un Palazzo municipale e come dico sempre simpaticamente nel linguaggio siciliano “u pisci feti da testa”, ed è ovvio che se si pretende da una comunità un cambiamento radicale, il primo a dovere dare l’esempio è il Primo cittadino e tutto ciò che ruota attorno al Palazzo, e proprio in quest’ottica abbiamo avuto la capacità, il coraggio e la forza di imprimere il cambiamento”. La relazione del Sindaco è composta da due sezioni fondamentali, la prima tratta il tema principale: il risanamento economico finanziario dell’Ente, la seconda la nascita della Società Partecipate. “Il primo punto è stato da noi sinteticamente scolpito con il termine ‘senza soldi non si cantano messe’. Ricordo che il piano di riequilibrio economico finanziario si ‘palleggiava’ dal 2012 tra Messina e Roma con continue correzioni, ma nel frattempo nessuno pensava che c’era l’obbligo di legge intanto di pagare i debiti, noi infatti ci siamo ritrovati con una ingente massa di debitoria. Nel 2018 con la ricetta ‘Salva Messina’, un mix di azioni di risanamento economico finanziario e strategie di sviluppo è stato il momento in cui mi sono esposto in prima persona navigando a mare aperto o peggio in un mare in tempesta. Quindi come primo obiettivo abbiamo fissato quello di fare uscire Messina dal baratro economico finanziario perché quello era l’elemento fondamentale che bloccava tutto il sistema. Sono stati così analizzati oltre 7mila capitoli di bilancio, lavorando giorno e notte, mi sono ritrovato ad un bivio o dichiaravo il dissesto come gran parte di qualcuno voleva, vi ricordate le barricate che sono state alzate per portarmi a dichiarare il dissesto, e io non volevo passare certamente per il ‘becchino’ della Città. Infatti con un piano di riequilibrio che il 23 novembre 2018 segnava un numero di 550 milioni di massa debitoria anche con quelli che erano impegni accantonamenti e restituzioni, era una città al collasso. Così siamo partiti da questa data, sono passati tre anni e abbiamo avuto finalmente la prima asseverazione da parte della commissione Enti locali del Ministero degli Interni sulla correttezza dell’impostazione del piano di riequilibrio e si è aperta la procedura presso la Corte dei conti sezione controllo”. Il Sindaco nel suo discorso ha poi sottolineato il suo grande sforzo a dovere amministrare una Città con un Consiglio comunale in cui il Primo cittadino non è rappresentato da nessun consigliere nel Civico consesso, “questo elemento non è una giustificazione, lungi da me da considerarlo come alibi, ma è una constatazione di fatto che va inserita nell’analisi obiettiva di ciò che sono gli impegni che si assumono e le dinamiche del programma”. Al di là di questa precisazione più volte ribadita durante questi anni “non siamo rimasti con le mani in mano bensì abbiamo proposto oltre 1500 delibere di riconoscimento di debiti fuori bilancio e la massa debitoria da 550milioni di euro è scesa tanto che in tre anni è stata ridotta di due terzi. Ciò significa che il nostro lavoro svolto in quasi tre anni poteva essere effettuato tranquillamente in cinque anni. Siamo stati bravi noi o sono stati scarsi coloro che ci hanno preceduto?”. Oltre all’azione complessiva sul risanamento economico finanziario il Sindaco De Luca ha analizzato il vecchio sistema delle Partecipate “un sistema fatto di scatole vuote fallite, da ATM, a MessinAmbiente, AMAM, gestione dei Servizi Sociali attraverso le cooperative, sino al recentissimo fallimento di Innovabic.
“Oggi abbiamo – ha espresso con soddisfazione De Luca – un sistema di gestione innovativo dei Servizi Sociali che tutti ci invidiano che ha portato ad una operazione di risparmio di 1milione e mezzo di euro, sui 16/17 milioni che si spendevano, adesso ne spendiamo 7 di milioni perché abbiamo messo a sistema i fondi extrabilancio. Bisogna avere contezza della forza e del coraggio da noi dimostrato nel chiudere definitivamente con questo sistema e Messina può vantare il primato di essere l’unica città siciliana ad avere il bilancio approvato e tra le prime 45 d’Italia ad approvare i propri bilanci di previsione come mai era stato fatto prima”. A questo punta De Luca si è soffermato anche sullo stato economico della Città metropolitana di Messina che per soltanto otto ore non ha raggiunto il primato in classifica tra le Città metropolitane con il bilancio approvato, ricordando di avere ereditato anche quest’ultima priva di bilanci approvati, sottolineando anche l’importanza dell’ente metropolitano considerando che da esso dipendono tutte le scuole secondarie cittadine, oltre alla nevralgica arteria viabile riferendosi alla riqualificazione della Strada Panoramica con il completamento del primo lotto, l’appalto del secondo e il finanziamento del terzo lotto. “Messina era ultima in Italia nella capacità di spesa e grazie ai bilanci approvati nei termini di legge abbiamo messo in moto più di 200milioni di euro di investimenti. Messina oggi è la reginetta per capacità si spesa grazie ad una macchina organizzativa che ha avuto la capacità di mettere in circolazione i fondi assegnati dall’Agenzia di Coesione sul Pon Metro ed è certificato che siamo i primi in Italia, distinguendoci nel panorama della geopolitica amministrativa nazionale, non lo dice il Sindaco De Luca ma è tutto riportato dalle statistiche. Questo è il risultato di una buona amministrazione”, ha detto il Sindaco. Soffermandosi poi sul tema del risanamento baracche è stato come prendersi una ‘croce sulla spalle’, quella croce che ha contraddistinto Messina in negativo, come se fosse una condanna o peggio un terremoto che si è perpetrato per lunghi anni portandoci alla rassegnazione e alla mediocrità. Siamo arrivati noi iniziando dalle scuole con le ordinanze di chiusura, poiché mancavano i fascicoli attestanti la sicurezza sismica e l’agibilità sino all’arrivo dei fondi per lo sbaraccamento e l’iter già avviato per una definitiva eliminazione dei ‘lebbrosari’ con l’auspicio – ha concluso De Luca – che Messina si doti di quell’autorevolezza e credibilità per renderla bella, produttiva, e protagonista”.
Al Sindaco si sono susseguiti il Vicesindaco Carlotta Previti e gli Assessori Salvatore Mondello, Dafne Musolino, Alessandra Calafiore, Enzo Caruso, Francesco Gallo, Massimiliano Minutoli, Laura Tringali e Francesco Caminiti, assente per motivi di salute, al quale sono giunti i saluti del Sindaco e dei suoi colleghi. Gli Assessori declinando i loro interventi in merito alle proprie deleghe hanno relazionato sull’attività svolta dal secondo semestre 2020 al primo semestre 2021, ed ancora sono intervenuti i presidenti delle Società Partecipate, di ATM SpA Pippo Campagna; di AMAM Loredana Bonasera; di Messinaservizi Bene Comune Pippo Lombardo; della Messina Social City Valeria Asquini; della Patrimonio Messina SPA Roberto Cicala; dell’Agenzia ARISME Marcello Scurria; il Direttore Generale Federico Basile; i vertici della Città Metropolitana il Segretario Generale Maria Angela Caponetti; i Dirigenti Salvo Puccio, Anna Maria Tripodo, Armando Cappadonia, e il Responsabile del Servizio Gabinetto Francesco Roccaforte. L’Amministrazione De Luca ha poi risposto ai quesiti posti dal pubblico in platea, e in conclusione il Sindaco ha comunicato che è stato finanziato il progetto relativo alla “Città del Ragazzo” dedicato ai ragazzi speciali. L’evento è stato presentato e moderato dalla giornalista Valeria Brancato.
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