MESSINA. Il sindaco metropolitano Cateno De Luca risponde al segretario provinciale del Pd Nino Bartolotta sulla difficoltà a spendere i 335 milioni di euro del Patto per Messina, il fondo stanziato dall’allora governo di Matteo Renzi per progetti infrastrutturali a Messina e provincia.

Bartolotta aveva citato due cifre allarmanti: “sono stati impegnati soltanto 59,93 milioni e spesi appena 15,226 milioni”, ha scritto il segretario dei Democratici, rifacendosi ad un’analisi del ricercatore in Economia Piero David. Cifre che De Luca non smentisce, ma in qualche modo “contestualizza”: saranno anche pochi, ma sono le migliori in Sicilia e le seconde del Mezzogiorno d’Italia, è la precisazione di De Luca.

“Ma il Pd lo sa che siamo la prima città metropolitana siciliana per impegni finanziari assunti e la seconda in Italia dopo Napoli? E siamo secondo sol perché il comune di Napoli, unico centro di spesa, registra nel 2018 un impegno finanziario di oltre 58 milioni di € per progetti di trasporto già avviati?”, spiega il sindaco in una nota, che in realtà non è accuratissima, perchè in maniera arbitraria esclude dalla graduatoria Firenze, Genova, Venezia e Milano, tutte e quattro con indicatori molto migliori rispetto a Messina, mentre è corretta l’affermazione secondo cui Messina è prima in Sicilia e parzialmente corretta quella secondo cui la città dello Stretto è seconda solo a Napoli nell’Italia del sud (in realtà Reggio Calabria fa meglio in ogni indicatore tranne che nella cifra assoluta degli impegni finanziari).

Alla tabella sopra, De Luca ne contrappone un’altra: “Ed ecco i risultati del metodo De Luca in termini di impegni finanziari”, scrive il sindaco metropolitano.

  • a dicembre 2017 impegni finanziari € 2.938.754,60 (0,9%)
  • a dicembre 2018 impegni finanziari € 21.051.067,63 (6,5%)
  • a dicembre 2019 impegni finanziari € 45.500.56,97 (13,8%)
  • a dicembre 2020 impegni finanziari € 60.375.504,30 (18,2%)

In realtà, le due analisi non sono in contraddizione l’una con l’altra (e non potrebbero, essendo dati ufficiali). Bartolotta prendeva in considerazione gli impegni di spesa, ed i pagamenti effettuati rispetto al totale in dotazione, De Luca evidenzia solo il dato degli impegni finanziari (gli scostamenti dell’ordine di qualche centinaio di migliaia di euro sono dovuti alla rilevazione in tempi differenti, distanti qualche mese): nessuno dei due ha tenuto conto delle percentuali rispetto alla intera dotazione finanziaria, per Messina la più alta d’Italia insieme con Catania e Palermo, 335 milioni.

“Al mio insediamento a giugno 2018 (dopo quasi due anni dalla firma di Renzi del Patto per Messina il 22 ottobre 2016) non vi era traccia di nessuna attività di progettazione e monitoraggio delle procedure amministrative degli interventi inseriti. Sulla somma di 332 milioni assegnati con Delibera CIPE 26/2016 sugli interventi di competenza del Comune di Messina l’incidenza di spesa era pari allo 0,0005%”, ha argomentato De Luca.

Bartolotta, oltre alle cifre, aveva sollevato anche un problema di metodo: “«Urge una cabina di regia, un tavolo di confronto permanente con i sindaci del territorio metropolitano”, ha scritto il segretario del Pd. De Luca gli ha risposto elencando “le attività di coordinamento e gestione avviate da luglio 2018 secondo il metodo De Luca: riunioni settimanali per attività di ricognizione e monitoraggio con tutti dipartimenti ed i RUP di tutti i soggetti beneficiari (comuni della Provincia inclusi); acquisizione dei dati di monitoraggio e  verifica di tutti gli interventi; rielaborazione delle informazioni sullo stato di attuazione e sulla base dei dati acquisiti accelerazione procedure amministrative con fissazione delle scadenze per la stipula obbligazione giuridicamente vincolanti e inizio lavoro/inizio servizi/consegna fornitura; estrapolazione di un quadro organico degli investimenti;  variazione finanziaria approvata con Delibera G.C. n. 556 del 17 ottobre 2018 e oggetto di positivo riscontro formalizzato con un Atto modificativo del Patto per lo Sviluppo della Città di Messina a firma congiunta del Ministro per il Sud e del Sindaco della Città di Messina firmato il 28 ottobre 2019; assegnazione di una dotazione finanziaria aggiuntiva pari a 3 Milioni di € (ex Delibera CIPE 15/2019) per la realizzazione di tre asili nido nel territorio Comunale che ha portato la dotazione finanziaria a 335 milioni di €”.

 

 

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