MESSINA. Sono giorni di fuoco per il sindaco Cateno De Luca, che proprio oggi festeggia il primo anno alla guida della città. Dopo il botta e risposta con l’ex assessore della Giunta Accorinti, Guido Signorino, il primo cittadino di scaglia contro il Consiglio comunale ed il suo presidente, Claudio Cardile.

“Nei giorni scorsi avevo accennato alle anomalie che la mia Giunta ha riscontrato circa la mancata trattazione in Aula consiliare o nelle Commissioni di merito di numerose delibere proposte dall’Amministrazione comunale, in violazione del vigente regolamento comunale – scrive De Luca in una nota – È per tale motivo che segnalerò il problema all’Assessorato regionale delle autonomie locali e della funzione pubblica, alla luce di ripetute violazioni del regolamento”.

Le violazioni cui fa riferimento De Luca riguarderebbero l’art. 5, che disciplina la partecipazione del Sindaco e degli Assessori al Consiglio Comunale; l’art. 57, che riguarda il funzionamento delle Commissioni, gli ordini del giorno trattati e la partecipazione del Sindaco e Assessori; l’art. 58 che concerne i tempi di trattazione degli argomenti proposti da Sindaco e Giunta, sia in Commissione che in Consiglio Comunale”.

“Il Presidente del Consiglio Comunale, Claudio Cardile, che dovrebbe essere il garante delle regole, è stato tra quelli – continua De Luca –  che hanno consentito le continue violazioni del regolamento, tramite imboscate con prelievo illegittimo di punti posti all’ordine del giorno. Questo dimostra che Cardile è uomo di parte, che non ha rispetto della percentuale di messinesi che si è espressa in favore del Sindaco De Luca e del suo programma. Se Cardile con altri 16 consiglieri comunali si sentono dalla parte della ragione, firmino le dimissioni – e io le firmerò insieme a loro – così da realizzare il loro disegno: consegnare la città al caos, come d’altronde lo è stata negli ultimi decenni”.

“Conoscendo la caratura di certi personaggi in Consiglio comunale – conclude il Sindaco peloritano –  e l’acclarata inadeguatezza del presidente Cardile, mi aspetto che magari queste norme regolamentari di garanzia nel rapporto Giunta-Sindaco con il Consiglio comunale, pur se ripetutamente violate saranno modificate per ripicca alla mia presa di posizione. Non è possibile subire intimidazioni nel rapporto istituzionali tra il Consiglio comunale e la Giunta. Così si che crea uno stallo che ci mette in imbarazzo dinanzi la cittadinanza, che poi punta il dito, ripeto, contro chi ci mette la faccia”.

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