MESSINA. Per oltre cinque decenni, e per almeno tre generazioni di bimbi messinesi, è stato il luogo dei giochi, delle risate, degli schiamazzi, di sorrisi quando si arrivava e lacrime quando bisognava andare via. Oggi, il Baby Park (qui la sua storia) è una distesa di rovine tristi, silenziose e dal futuro incerto: la chiusura a dicembre del 2021, la demolizione delle strutture nell’autunno del 2022. Poco più di un anno fa, l’Autorità portuale, proprietaria dell’aria, aveva lanciato un bando per assegnare la concessione: ad ottobre, tra le diverse proposte arrivate ne sono state selezionate cinque, la cui bontà sarebbe stata valutata da una commissione. Da lì in poi, l’oblio. E del Baby Park, con le sue giostre, i go kart della “pista fuego”, gli autoscontri (“machineddi mmesti mmesti”, per i messinesi coi capelli bianchi), le gondole, i “calcinculo” e le astronavi, non rimane nient’altro che macerie. E silenzio.

   

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