MESSINA. Dalla Germania a Messina, da Heidelberg a Rometta, per passare qualche giorno di vacanza con amici di infanzia e genitori nei luoghi storici di adolescenza e gioventù, come molti che hanno lasciato la terra d’origine per andare a cercare fortuna altrove. Con una differenza: Salvatore De Grazia, quarantunenne messinese che vive e lavora in Germania, a Rometta c’è tornato per… correre il rally del Tirreno. Che quest’anno, per la prima volta in diciotto edizioni, avrà ai blocchi di partenza un pilota con bandiera diversa da quella italiana.

Andato via da Messina per studiare a Pisa nel 1998, dal 2012 vive, lavora e si è costruito una famiglia vicino Heidelberg, e in Germania ed ha dato sfogo alla sua passione per le quattro ruote, “passione che mi ha trasmesso mio cugino, che quando io avevo 8-9 anni mi raccontava di Andrea Zanussi e Dario Cerrato che si facevano guerra sul filo dei secondo passando da Zappa, e che però non mi portava co sè a vederli perché di notte c‘era freddo ed io ero ancora troppo piccolo per stare nottate fuori casa, fin quando ho avuto l’età per andarci da solo, anzi, con l’altro cugino poco più grande di me…”, racconta divertito.

Salvatore corre da anni i rally in Germania, prima con una Mitsubishi Colt e da tre anni con una Evo8 ex Gassner Motorsport che rappresenta Ralliart Germany ai tempi ufficiali del mondiale: il suo sogno, però, è sempre stato quello di correre sulle strade di casa, perché “lì i tracciati sono molto diversi dai nostri, troppi campi e poche curve in montagna. L‘idea di partecipare al Tirreno risale a tre anni fa e l’anno scorso poteva essere l’occasione giusta ma la covid ha bloccato la mia trasferta e vacanza”.

Detto fatto, ma posticipato di un anno: impossibilitato per questione di costi e burocrazia a postare in Sicilia con sé la sua auto da gara, ne ha noleggiata una “sul posto”: una Peugeot 207 super 2000 del preparatore di Novara di Sicilia Ferrara motors. Sul finestrino posteriore, nonostante sia messinese fino al midollo, accanto al nome di Salvatore campeggia la bandiera della Germania (la nazionalità del corridore è determinata dalla licenza agonistica, che nel suo caso è tedesca): la prima volta nelle diciotto edizioni del “Tirreno” che una bandiera straniera si inserisce tra i tricolori. La curiosità è invece che i rally tedeschi, Salvatore li corre con bandiera italiana…

A completare l’equipaggio, nel ruolo di navigatore, un altro “migrante”, ma al contrario: Nazzareno Rosa, suo copilota, è originario di Forsinone, vive a Roma, ma è sposato con una messinese, e trascorre regolarmente le ferie tra la città e la provincia: anche per lui, che gareggia regolarmente nel centro Italia, correre il rally del Tirreno è da anni un obiettivo, perché la gara che partirà stasera a mezzanotte da Villafranca è una delle pochissime ancora rimaste a corrersi in notturna, una tradizione amata dai piloti e adorata dagli spettatori, che per ragioni organizzative si è andata sempre più diradando, per arrivare a diventare un caso più unico che raro.

Salvatore De Grazia in un rally in Germania

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