MESSINA. “La compravendita dei parlamentari ha sempre caratterizzato i parlamenti di tutte le epoche… In questi giorni non ho ceduto all’ennesimo ricatto e stamattina la nostra senatrice Dafne Musolino ha ufficializzato la sua adesione ad Italia Viva facendosi irretire dal buon Matteo Renzi”. Così, su Facebook, il leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca commenta il passaggio della senatrice Dafne Musolino a Italia Viva, annunciando una diretta sui social.
«Ormai la notizia è di dominio pubblico. Non ho passato una bella nottata. In questo momento mi sento come un padre che fa tanti sacrifici per crescere i propri figli… », commenta con la voce grave in un video.
Parole dure per la senatrice, accusata fra le righe di “rinnegare la propria storia e ammazzare il tuo stesso padre”. Poi parla di “una pugnalata che non meritavamo. (Dafne) Non ha avuto il coraggio di affrontarmi”.
«La mia amarezza non è collegata al fronte elettorale», prosegue, ripercorrendo la storia politica di Dafne Musolino, dal loro primo incontro alla nomina nella sua Giunta quando era sindaco di Messina, dalla candidatura alle Europee all’elezione in Senato (“Non ha mai speso un euro, tutto con i miei soldi”). «Dafne è una donna in gamba, preparata. Io non posso parlare male di “mia figlia”. Se affermassi il contrario sarei disonesto. Mi è stato inferto un colpo quasi mortale».
SI parla poi di politica: «Ho voluto dire no a chi ha tentato di ricattarmi. Avevo già anticipato tempo fa che non sarei diventato una scopa di Matteo Renzi, che ha fatto una grande operazione», spiega, facendo riferimento a un incontro previsto per questa mattina.
De Luca svela poi qualche aneddoto (”mi avevano detto che eri pazzo, ma non fino a questo punto”, gli avrebbe detto Renzi, dopo un suo rifiuto) e poi scoppia in lacrime parlando del padre e del proprio percorso politico.
«A Dafne – prosegue – ho mandato un messaggio questa mattina. “Ho capito tutto, so tutto. Vedetevi con gli altri miei avvocati, consegna le mie cose e fammi la fattura delle cose che hai fatto. Ti chiedo solo una cortesia: ufficializza il tuo passaggio a dopo le elezioni di Monza».
