MESSINA. Com’era prevedibile la “bocciatura” al Ponte da parte della Corte dei Conti ha scatenato una ridda di reazioni, comunicati e note stampa, a partire dagli esponenti della Lega, compatti nel difendere l’opera. Non mancano i pareri opposti, come quello di Antonio De Luca, del M5s, secondo il quale,la decisione “che demolisce il pericolosissimo, costosissimo e inutile giocattolo di Salvini è la sacrosanta bocciatura del disastroso governo Meloni che non riesce ad azzeccarne una manco per sbaglio”. “Dovrebbero prenderne atto, cospargersi il capo di cenere, chiedere scusa a tutti gli italiani e dimettersi – scrive il deuptato, che tira in ballo anche Renato Schifani: “Invece di imbastire una ridicola difesa d’ufficio e parlare di ingerenza della magistratura contabile in perfetto stile berlusconiano, renda conto ai siciliani del miliardo e 300 milioni destinati a questa folle sceneggiata, sottratti alle nostre infrastrutture fatiscenti”.
Dello stesso avviso la pentastellata Barbara Floridia: “La Corte di Conti boccia la delibera del Ponte sullo Stretto. Salvini di dimetta! Oggi è il giorno epocale in cui la propaganda si scontra con la realtà e, come è ovvio che sia, ne esce sconfitta. Proprio in questi giorni ho depositato un’interrogazione per chiedere quanti soldi sono stati già buttati in questa storia. È tempo che chi ha supportato questa assurdità paghi, e soprattutto vengano restituiti tutti i soldi tolti ai siciliani e calabresi”.
“La Corte dei Conti deve controllare non svolgere attività politica”, sostiene invece Saverio Romano, coordinatore politico di Noi Moderati, che parla di “caso istituzionale senza precedenti recenti”.
In difesa dell’opera infrastrutturale anche Salvo Geraci, capogruppo della Lega all’Assemblea regionale siciliana: “Il ponte andrà avanti perché tutto è stato fatto nel pieno rispetto delle norme e il giudizio della Corte è veramente sorprendente. I finanziamenti della Regione Siciliana rimangono confermati per il ponte, perché rappresentano un investimento importante per la crescita della nostra Sicilia”.
A fargli eco il vicesegretario federale della Lega Claudio Durigon: “Continueremo ad andare avanti per sostenere il valore unico del Ponte sullo Stretto che per la Lega è simbolo di modernità, lavoro e progresso. Il progetto di Matteo Salvini è stato già riconosciuto da professori e università di tutto il mondo, che nel tempo hanno lavorato sull’opera, e da oltre 7500 professionisti che hanno chiesto di poter lavorare per la sua realizzazione”.



