MESSINA. Un abitante della provincia di Messina su 1635 ha contratto il Coronavirus dall’inizio della pandemia ad oggi, con una percentuale dello 0,06 (i dati contenuti in questo articolo sono aggiornati a domenica 19 aprile). Un dato che fa piazzare la città dello Stretto al secondo posto in regione fra le province più colpite.  A “primeggiare” è infatti Enna, con un caso ogni 534 persone, a causa soprattutto del focolaio di Troina, mentre il fanalino di coda è Ragusa, che con i suoi 58 casi totali su 320.940 cittadini registra un positivo ogni 5543 abitanti, con una percentuale dello 0,02.

 

 

Numeri (in lieve ma costante miglioramento) che complessivamente collocano la Sicilia al penultimo posto in tutta Italia nel rapporto fra contagiati e residenti. In regione infatti si registra un caso ogni 1.829 persone, inferiore soltanto alla Calabria, con percentuali molto simili (un positivo ogni 1.869 persone). Per comprendere il valore delle cifre basti pensare ai numeri impressionanti della Lombardia e della Valle D’Aosta, dove si registrano complessivamente un caso ogni 151 persone e un caso ogni 115.

Dati in linea con quelli sull’incidenza dei deceduti: la Sicilia è la regione d’Italia con il minor numero di casi in proporzione agli abitanti, a pari merito con Calabria e Basilicata.

 

 

E per quanto riguarda i tamponi? In Sicilia, fino al 19 aprile ne sono stati effettuati 49772, un numero inferiore solo a quelli di Lombardia, Emilia, Piemonte, Veneto, Toscana e Lazio, le regioni con il numero maggiore di casi. Basso invece il numero dei test in proporzione alla popolazione, ma è un dato “relativo” perché da rapportare gioco forza al numero dei contagi e a quello delle richieste.

Un dato interessante è quello inerente il rapporto fra il numero dei tamponi eseguiti e il numero totale dei casi riscontrati. In Sicilia è positivo un test su 18,31 effettuati: meno solo di Umbria (18,67), Calabria (22,95) e Basilicata (19,08), mentre i dati più alti si riscontrano in Lombardia (uno su 3,98), Valle d’Aosta (4,29), Piemonte (4,58) e Liguria (4,8).