MESSINA. Un’ordinanza del sindaco Cateno De Luca, la numero 66, impone all’Asp di Messina di mettere a disposizione della sezione di polizia giudiziaria della Polizia municipale la “banca dati dei soggetti che si sono messi in quarantena”. ” Ho denunciato all’autorità giudiziaria quanto abbiamo appreso chiedendo un intervento immediato”, ha aggiunto il sindaco in un post su facebook in cui annuncia l’ordinanza.

La vicenda è quella dei 115 (o 140) che hanno partecipato ad una settimana bianca a Madonna di Campiglio e sono tornati il 7 marzo, e riguarda l’assolvimento degli obblighi di denuncia e autoisolamento (per essere transitati da una zona ad alto rischio come l’aeroporto di Bergamo) previsti dal decreto della presidenza del consiglio dei ministri dell’8 marzo. Protocolli che almeno un paio di loro non hanno rispettato (qui tutta la storia).

Cosa prevede l’ordinanza? “Porre a disposizione della polizia municipale tutte le comunicazioni relative al periodo di tempo oggetto del fatto e circoscritto alle due settimane precedenti l’entrata in vigore del decreto dell’8 marzo, per l’accertamento dell’assolvimento dell’obbligo di comunicazione da parte dei soggetti risultati avere soggiornato nella provincia di Trento dell’avvenuto rientro nel territorio del Comune di Messina”.

Inoltre, De Luca ordina di eseguire tutti gli accertamenti sanitari “atti a verificare l’eventuale contaminazione per tutti soggetti che risultano non avere assolto l’obbligo, prevedendo l’esecuzione del test mediante tampone, e di curare l’ottemperanza alle prescrizioni inerenti l’auto isolamento fiduciario da parte dei soggetti, valutate le circostanze che gli hanno portati in contatto con altri soggetti che hanno soggiornato nella provincia di Trento nel periodo dalla fine di febbraio alla prima decade di marzo 2020”.

I rapporti tra Asp e Comune, da ieri, sembrano tesissimi, con sindaco Cateno De Luca che, nella diretta di ieri, ha chiamato più volte in causa, con toni polemici, il direttore generale dell’azienda sanitaria provinciale Paolo la Paglia, lamentando che a lui, massima autorità sanitaria locale, non verrebbe informato con tempestività.

Poi il giallo: immediatamente prima dell’inizio della seconda diretta, non in quadrata dalla telecamera si sente chiaramente l’assessore all’Ambiente Dafne Musolino riferire al sindaco, sottovoce, che “Risultano oltre mille email dell’Asp non aperte”, per poi continuare bisbigliando qualcosa di incomprensibile, che evidentemente fa preoccupare De Luca, che le chiede “ma sei sicura?”. E sicura Dafne Musolino lo è, come conferma anche l’assessore alla protezione civile Massimiliano Minutoli. “Hanno un arretrato di mille email”, ribadisce. E De luca sospira e scuote la testa.

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Andrea
Andrea
18 Marzo 2020 14:17

Cioè, al comune non hanno letto queste mille e-mail?

Salvatore
Salvatore
18 Marzo 2020 18:07

Possono criticare quanto vogliono ma il Sindaco di MESSINA MERITA tutta la mia gratitudine.GRAZIE per il lavoro che sta facendo