MESSINA. “Piano piano, col lavoro messo in campo dalla commissaria, dalla sua squadra e dal personale Asp di Messina si è riusciti a uscire dall’emergenza dal punto di vista dei contagi”. E’ Bernardo Alagna, direttore sanitario (e direttore generale facente funzione dell’Asp in attesa che si definisca la procedura di decadenza del titolare della carica, Paolo La Paglia) e dell’Asp, a sintetizzare in tre parole l’enorme lavoro che Marzia Furnari, in 70 giorni, ha portato avanti come commissario ad acta per l’emergenza covid di Messina, traghettando la provincia dalla zona rossa e un numero di contagi fuori controllo, fino alla zona gialla e cifre del tutto accettabili (tra le migliori in Italia).

Marzia Furnari da qualche giorno è stata chiamata a dirigere l’ufficio per la programmazione ospedaliera dell’assessorato regionale alla sanità, e si occuperà tra l’altro anche di posti letto covid e non covid. Al suo posto è arrivato Alberto Finanze è Medico Chirurgo Specialista in “Igiene e Medicina Preventiva”, e Professore Aggregato di ruolo per il settore scientifico disciplinare MED/42 Igiene Generale ed Applicata presso il Dipartimento di Scienze per la Promozione della Salute e materno infantile “G. D’Alessandro”. Svolge attività assistenziale presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico (A.O.U.P.) Paolo Giaccone dell’Università degli Studi di Palermo dal 2005, in qualità di Dirigente Medico di Direzione Sanitaria di Presidio prima e di Direzione Generale dopo.
La sua esperienza in materia di gestione delle emergenze lo ha portato ad essere nominato primo commissario covid in Sicilia, il 16 marzo 2020, per affrontare il focolaio di contagi da coronavirus scoppiato a Sciacca, al presidio ospedaliero “Giovanni Paolo II”.

Sia Alagna che Maria Grazia Furnari hanno posto l’accento sulla continuità tra i due commissari: Firenze si avvarrà della struttura commissariale messa in piedi da Furnari e dello stesso personale da lei reclutato, sia per continuare le operazioni di organizzazione, problem-solving, ascolto, consulenza e gestione generale dell’emergenza coronavirus, che per portare avanti la campagna di vaccinazione che si avvarrà del l’hub che sarà inaugurato e diventerà parzialmente operativo nel giro di qualche giorno.

Cosa che Alberto Firenze ha riconosciuto, spiegando che “le aspettative sono alte e non sarà facile. Questa provincia ha la necessità di avere il massimo controllo di arrivi e accessi, dobbiamo accelerare le attività vaccinali e il progetto di unica stazione per i tamponi della Sicilia orientale”. Molta enfasi sui vaccini: “Abbiamo necessità di correre, e questa sarà la priorità”, ha spiegato, dopo aver smentito categoricamente le false informazioni sul vaccino AstraZeneca.

Per quanto riguarda i vaccini, Alagna è ottimista: l’hub della fiera (44 box, da domenica, per una capacità potenziale di cinquemila vaccinazioni al giorno), che sarà aperto domenica, sarà principalmente dedicato al vaccino di AstraZeneca (mentre Pfizer ha consigliato la somministrazione in ambiente sanitario). L’idea è quella di centralizzare la logistica delle vaccinazioni.. In quest’ottica, si sta ragionando su un hub anche a Taormina, “un impulso vaccinale che darebbe un impulso economico e turistico. La ripresa delle forniture è un buon segno”, ha spiegato.

 

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