MESSINA. Quanti sono in tutto i casi di Coronavirus a Messina e in Sicilia? Quanti tamponi sono stati effettuati? Quanti sono i pazienti ricoverati in terapia intensiva e quanti in isolamento domiciliare? Sono solo alcune delle domande che ogni giorno si pongono migliaia di cittadini, confusi da informazioni contraddittorie, fake-news, notizie “informali” e dati spesso contraddittori. A fare chiarezza sulla situazione attuale è il Dipartimento Regionale della Protezione Civile, che ha analizzato lo scenario attuale, aggiornato al 3 aprile, mettendo a raffronto le varie province siciliane e le regioni d’Italia.  Significativi i dati relativi alla Sicilia, con una percentuale di casi positivi dimezzata rispetto alla media nazionale. Fra le più basse del Paese anche la percentuale di decessi, che si riduce all’aumentare del numero di tamponi.

 

IL QUADRO DI SINTESI E I PRINCIPALI TREND. Sono più di 1600 le persone attualmente positive al Covid 19 in tutta la Regione, fra le quali 300 nella provincia di Messina, al secondo posto dopo Catania (500). In totale il numero dei decessi ammonta a 101 casi, a fronte di 94 guariti, mentre il totale dei tamponi effettuati è di 18.686.

 

 

CONFRONTO CON LE ALTRE REGIONI. Sul totale dei campioni effettuati, in Sicilia il numero dei casi positivi si attesta sul 10%, quasi la metà rispetto alla media nazionale e tre volte in meno della Lombardia. Alto (il 57%) il dato relativo ai casi di isolamento, mentre la percentuale del numero di morti in regione è tra le più basse tra tutte le regioni, e si riduce all’aumentare del numero di tamponi, e non il contrario. In linea con il resto d’Italia il numero di pazienti in terapia intensiva.

 

LA SITUAZIONE IN ITALIA. Rispetto alle altre regioni, la Sicilia attualmente si colloca nella quarta fascia sia per quanto riguarda il totale dei casi sia per ciò che concerne il numero dei pazienti in terapia intensiva. Fra i deceduti, in tutta la Nazione il Covid ha colpito soprattutto persone di sesso maschile (il 68%), soprattutto nella fascia di età fra gli 80 e i 90 anni (il 40,1%) e fra i 70 e gli 80 (il 33,4): dati che trovano riscontro anche in regione. Altissima la percentuale di decessi legata ad altre patologie: quasi il 98% dei casi.

 

 

 

 

 

 

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