MESSINA. Con una lettera indirizzata al presidente della Regione Siciliana, allAssessorato ed al Dipartimento competente, l’Unione Inquilini Sicilia, coadiuvata dagli avvocati Carmela Maria Cordaro e Nicola Bozzo, ha evidenziato “un gravissimo e marchiano errore nel Bando regionale sul contributo per gli alloggi in locazione, emanato in data 28 febbraio 2020 e pubblicato nella GURS per rettifica in data 06 marzo 2020″. Secondo l’associazione, infatti, il bando conterrebbe un “riferimento normativo illegittimo e incostituzionale” che discriminerebbe i migranti che risiedono sul territorio italiano da meno di 10 anni o da meno di 5 sul quello siciliano. 

«Siamo veramente sconcertati da tale macroscopico errore – si legge in una nota – e ci chiediamo come sia stato possibile utilizzare una norma anticostituzionale per stabilire un criterio di accesso al contributo. A pag. 4 del suddetto bando – spiega il messinese Antonio Currò – è riportato il testo seguente:L’accesso al contributo per i cittadini extracomunitari è subordinato al possesso del certificato storico di residenza da almeno dieci anni sul territorio nazionale o di cinque anni nella Regione siciliana, così come previsto dal comma 13 dell’art.11 della legge 6 agosto 2008 n. 133.” In sintesi il bando prevede la partecipazione dei soli cittadini stranieri che abbiano una residenza in Italia da più di dieci anni o almeno cinque anni in Sicilia.  La suddetta limitazione – prosegue – è palesemente illegittima: l’art. 11, comma 13, del D.L. n.112 del 25.06.2008 (conv., con modificazioni, nella legge 6 agosto 2008, n. 133) è stato dichiarato incostituzionale dalla Consulta con Sentenza n 166 del 2018. Diffidiamo formalmente lAssessorato delle Infrastrutture e della Mobilità Dipartimento delle Infrastrutture e della Mobilità e dei Trasporti Servizio 5 – Edilizia varia Gestione Patrimonio abitativo Piano nazionale Edilizia Abitativa ad apportare le necessarie correzioni al bando in oggetto, disporre la riapertura dei termini per la presentazione delle domande e offrire pertanto la possibilità, a centinaia di cittadini immigrati residenti nella nostra Regione discriminati, di poter accedere allavviso per ricevere un contributo per laffitto che sarebbe una vera boccata dossigeno considerata la crisi economica che tutti stiamo vivendoCi riserviamo infine la possibilità di agire nelle sedi competentisenza ulteriore preavviso, qualora non si rispettassero i tempi specificati nella diffida dalla scrivente».         

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