MESSINA. Chi “dimentica” il computer acceso, chi si fa aiutare di nascosto, chi inscena una pantomima quando è beccato in flagrante: arrivano i provvedimenti di esclusione dai “furbetti” dell’esame” per il maxi concorso da 341 posti che il comune di Messina ha bandito a fine 2022, del quale sono state svolte le prove preselettive e gli scritti, che qualcuno ha tentato di “scavallare” e, scoperto, è stato escluso. Attualmente il provvedimento è arrivato per tre partecipanti ai 50 posti di istruttore amministrativo, e tre di quelli che hanno tentato il concorso per i cinque posti da funzionario dell’area vigilanza.
Come sono stati scoperti? Dal momento che il numero delle domande presentate è stato superiore al quintuplo dei posti messi a concorso, si è proceduto allo svolgimento della preselezione, avvalendosi dell’ausilio della società Selexi S.r.l., specializzata in selezione del personale e procedure concorsuali pubbliche, mediante l’utilizzo di strumenti informatici e piattaforme digitali da remoto, garantendo comunque l’adozione di soluzioni tecniche che assicurassero l’identificazione dei partecipanti, la sicurezza delle comunicazioni e la loro tracciabilità. In sede di esame, la commissione dei concorsi ha richiesto un controllo della registrazione di svolgimento della prova scritta da parte di alcuni candidati per i quali sono emersi sospetti in ordine alla genuinità degli elaborati.
Quello che la società ha trovato è al limite tra il comico ed il tragico. Un candidato, per esempio, “dopo aver visionato nuovamente i filmati delle prove, sia in modalità normale sia in modalità rallentata, risulta essere connesso alla TV“. Un altro aveva la funzione “duplica schermo” del MacBook attiva. In tre casi, è stata rilevata la presenza di altre persone all’interno della stanza in cui il candidato sarebbe dovuto essere da solo a volgere l’esame (in uno dei caso, la persona era sotto la scrivania).
Il caso più eclatante è raccontato dai verbali della stessa Selexi: “Quando il proctor dice di mostrare le orecchie perché (il candidato,ndr.) leggeva solo la domanda a voce alta e attendeva molti minuti prima di digitare, inizia a tossire ininterrottamente e a guardare a lato. Non mostra le orecchie e usa la scusa di dover andare a bere. Si alza dalla postazione senza chiedere il permesso e torna, controlla l’inquadratura dello smartphone e solo successivamente fa vedere le orecchie”.