Ingresso ex Sanderson - foto di Lucia Florio

 

MESSINAIeri, lunedì 6 ottobre, abbiamo appreso dall’articolo pubblicato dalla Gazzetta del Sud e firmato da Lucio D’Amico che il futuro dell’ex Sanderson è tracciato e in linea con una delle proposte che, negli ultimi due anni, il nostro Comitato ha costruito insieme ai residenti di Messina Sud per il futuro dell’area.L’idea di trasformare, come si legge sul quotidiano, gli otto ettari dell’ex industria agrumaria in un grande Eco-Park  in una zona della città dove gli spazi verdi sono quasi del tutto assenti è certamente una soluzione giusta, a maggior ragione se comporta l’abbandono definitivo del vecchio progetto di centro fieristico e congressuale, già bocciato per molti motivi dai residenti. Che Eco-Park sia, dunque, ma con determinate caratteristiche” dichiarano gli attivisti del Comitato Ex Sanderson.” a prendere parola sul tema lo stesso comitato Ex Sanderson in una nota.

“La proposta di cui scrive la Gazzetta del Sud è una delle idee emerse dal percorso di ricerca-azione partecipata promosso dalla CoPED Summer School 2023, al termine del quale nacque, nel novembre 2023, il Comitato Ex Sanderson. Durante la CoPED, studenti, docenti, attivisti e residenti di Messina Sud hanno elaborato il progetto denominato TreES Park – Tremestieri Eco-Social Park – ricorda il Comitato- Il progetto, presentato pubblicamente nel Consiglio comunale straordinario del giugno 2023 e successivamente in più incontri con l’attuale Amministrazione  l’ultimo dei quali a gennaio 2025 propone la trasformazione dell’ex stabilimento agrumario in uno dei più grandi e innovativi eco-parchi multifunzionali del Sud Italia, ispirato ai principi più avanzati di progettazione ecologica del paesaggio, inclusione sociale e solidarietà interspecie. L’obiettivo è duplice: da un lato colmare il profondo deficit di spazi pubblici e di socialità nell’area sud della città, creando un sistema di spazi verdi, culturali e ricreativi capace di migliorare la qualità della vita dei residenti; dall’altro valorizzare le dinamiche naturali che in questi anni hanno spontaneamente rigenerato il sito dopo decenni di abbandono, trasformandolo in un paesaggio educativo dove umani e natura coesistono. Accanto a questi obiettivi ambientali e sociali, il progetto mira a generare nuova occupazione stabile e qualificata attraverso la creazione di filiere del lavoro legate all’economia circolare, alla cultura e ai servizi di prossimità. Una riconversione dell’area così pensata permetterebbe infatti di attivare microimprese e cooperative nei settori del riuso dei materiali, della manutenzione ecologica, dell’agricoltura urbana, della gestione energetica sostenibile e della formazione ambientale. All’interno del parco troverebbero spazio laboratori di artigianato verde, incubatori per start-up sociali e ambientali, attività di ricerca applicata e percorsi formativi rivolti ai giovani, creando così una rete di opportunità occupazionali interconnesse e durature. In questa prospettiva, l’ex Sanderson non sarebbe soltanto un luogo di rigenerazione urbana, ma anche un laboratorio di lavoro e innovazione sociale, capace di integrare ambiente, impresa e comunità in un modello di sviluppo equo e sostenibile. Al tempo stesso, è fondamentale destinare una parte dell’ex area industriale a spazio della memoria, dove ripercorrere, attraverso testimonianze, archivi e oggetti, la storia e l’identità della Sanderson, restituendo voce a chi vi ha lavorato e preservando la memoria collettiva di un patrimonio che appartiene alla città.”

“La notizia pubblicata dalla Gazzetta del Sud non è inoltre l’unico aggiornamento sul tema – aggiunge il Comitato Ex Sanderson- Un altro elemento molto importante riguarda l’iter dei lavori di bonifica, un’operazione richiesta dal Comitato fin dall’inizio della propria mobilitazione e indispensabile per affrontare la questione di rischio ecologico. Secondo quanto comunicato dall’ESA, l’ente regionale attualmente proprietario dell’area, i lavori saranno consegnati l’8 ottobre e avviati subito dopo. L’intervento permetterà la totale rimozione dell’amianto e potrebbe concludersi entro i primi mesi del 2026, consentendo il successivo trasferimento dell’area al Comune di Messina, come previsto dalla legge finanziaria regionale 2024. A questo è collegata l’approvazione da parte della Giunta Regionale della delibera di riprogrammazione e riassegnazione dei 25 milioni di euro previsti dalla legge regionale n. 8 del 2018, destinati alla bonifica e alla rigenerazione dell’ex industria agrumaria.Prima della piena operatività dei fondi sarà necessario un ulteriore passaggio presso il CIPESS, ma si tratta comunque di un passo avanti fondamentale.”

“Il Comitato Ex Sanderson – concludono gli attivisti – continuerà a monitorare ogni fase del percorso, chiedendo trasparenza, tempi certi e partecipazione attiva della cittadinanza, affinché gli annunci non siano l’ennesima promessa mancata, come troppe volte è accaduto in passato. Abbiamo già richiesto, e siamo in attesa di una data, un incontro con il Sindaco di Messina per un confronto su queste novità.”

Di tutti questi argomenti si parlerà nella prossima riunione del Comitato, in programma mercoledì 8 ottobre alle ore 19.15, nei locali della Chiesa di S. Domenica a Tremestieri.

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