MESSINA. «Le caselle di posta da ieri pomeriggio sono subissate di mail di cittadini che chiedono le modalità per aderire alla class action». A darne notizia, in una nota, è l’Unione Nazionale Consumatori di Messina in merito alla class action contro l’azienda idrica per i dieci giorni senza acqua del 2015.

«Il grande interesse suscitato in poche ore – scrive Mario Intilisano, presidente del Comitato – è chiaro segno dei disagi causati dall’Amam, che sono evidentemente ancora molto vivi a distanza di cinque anni dall’interruzione idrica. Ricordo ancora anziani in fila avanti alle autobotti con pesanti bidoni per potere attendere alle normali attività domestiche. Nella conferenza stampa di Venerdì 18 saranno fornite tutte le informazioni necessarie per l’adesione».

«Non posso che esprimere disappunto però – prosegue – per le dichiarazioni del Presidente di Amam. Avrebbe fatto meglio a chiedere scusa per quanto accaduto e ad indagare sui responsabili all’interno di Amam che non hanno reso possibile l’interscambio delle fonti. Affermare che alla fine pagheranno sempre i cittadini è espressione di una visione medievale in cui il Re pensa di avere sempre ragione e scarica tutto sui sudditi. Però siamo del 2020 e nel 1948 la Costituzione ha affermato il principio del buon andamento riaffermando la responsabilità erariale per i danni causati.

 

 

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