MESSINA. La tesi di laurea di un giovane dottore “informatico” e un biglietto di ringraziamento al Cirs e alla sua presidente Maria Celeste Celi. Si è aperto così l’anno sociale della Onlus di Messina che si occupa da oltre mezzo secolo di donne in difficoltà: ragazze madri, gestanti, vittime di violenza che insieme ai loro figli trovano nella Casa Famiglia di via Monsignor Francesco Bruno un porto sicuro dove ricostruire la speranza e il proprio futuro. Ecco il perché di quella tesi e di quel biglietto di ringraziamento. Perché è quello di un bimbo che nella casa famiglia del Cirs è nato e che oggi, con la corona di alloro meritata in una delle più importanti università d’Italia, ringrazia per tutto quello che è stato fatto per lui e la sua mamma.
È stato uno dei momenti più intensi del discorso della presidente Maria Celeste Celi, ora anche presidente nazionale Cirs, che ha voluto avviare – fra amici, volontari, donatori e istituzioni – il nuovo corso dell’ente sociale con una campagna di iscrizioni e iniziative a sostegno della struttura. Iniziative che puntano a non perdere l’immobile che le ospita da oltre trent’anni – e per il quale è stata lanciata una campagna di raccolta fondi destinata all’acquisto – ma anche e soprattutto al rilancio di vecchie e nuove attività di reinserimento per le donne ospiti della struttura stessa. Tra queste, attività teatrali, di cucina e cucito grazie anche alle sinergie con forze imprenditoriali e istituzionali sane della città.
A benedire le iniziative, l’arcivescovo vicario, monsignor Cesare Di Pietro. Dolcissime le parole del prelato, che ha stretto la mano alla mamma del neolaureato e ha voluto ricordare il valore dell’essere madre, ma anche quello della fede: «Perché Dio – ha detto – è colui che genera e non abbandona. È colui che dice “anche se tua madre ti abbandona, io non ti lascerò”».
Ed è in questa promessa e questo amore che si rinnova l’impegno dell’ente di volontariato che oggi insieme all’anno sociale ha festeggiato anche la terza candelina di Aurora, una delle ospiti più piccole e simpatiche della Casa Famiglia che ha ricevuto dal prefetto di Messina, Maria Carmela Librizzi, un dono inatteso: una splendida bambolina di stoffa acquistata a Lourdes. La piccola Aurora, che non ha più mollato il suo regalo, ha consegnato a sua volta un dono al sindaco di Messina Cateno De Luca: la tessera onoraria del Cirs. Il sindaco, infatti, non è voluto mancare a questa cerimonia e ha dato atto alla Onlus di essere, nel panorama dei servizi sociali, “uno dei rari enti in cui il volontariato è autentico e lontano da interessi che spesso creano zone d’ombra e ne compromettono le finalità”. Anche per questa consapevolezza e in omaggio alla storia del Cirs, nato con la legge Merlin a tutela delle donne, ritiene necessario che sia il Comune stesso, con fondi ad hoc che non pesano nel bilancio comunale, acquistare l’immobile da assegnare poi in comodato d’uso gratuito all’ente.
In prima fila, oltre al sindaco Cateno De Luca con gli assessori Alessandra Calafiore e Massimiliano Minutoli, il prefetto Maria Carmela Librizzi ed il presidente dell’Ordine degli avvocati, Vincenzo Ceraolo, ma anche esponenti dei club Rotary e Kiwanis e il presidente di Confesercenti Alberto Palella, che ha voluto il Cirs al Messina Street Food, la kermesse che si svolge a Piazza Cairoli. Venerdì 12, infatti, l’appuntamento “solidale” per il Cirs con gli show culinari che prenderanno il via alle 18.30. Ai fornelli Ambra Gigante chef del Ristorante “I Ruggeri” di Messina, che preparerà una ricetta originale e innovativa, già in carta nel ristorante messinese, “il gambero rosso a beccafico”. Alle 20 si esibirà Seby Sorbello, chef patron del ristorante Sabir Gourmanderie di Zafferana Etnea, Presidente dell’Associazione provinciale Cuochi Etnei e presidente nazionale di F.I.C. Promotion, molto conosciuto anche per importanti iniziative come Cibo Nostrum, di cui è organizzatore con Pietro D’Agostino. Sorbello racconterà l’evoluzione dell’arancino e ne proporrà 3 differenti tipologie. A chiudere la serata, alle 21.30, il palermitano Giovanni Lullo, chef del Ristorante Cortile Pepe di Cefalù, formatosi alla scuola del tristellato Niko Romito, che proporrà il piatto “Il polpo e le panelle”. Con una piccola donazione – prenotando allo 09040820 – sarà possibile assistere alla preparazione e degustare. Tra i prossimi appuntamenti da non perdere a sostegno della struttura anche il concerto con le Glorius4 e la cena al Circolo dei Canottieri Thalatta sabato 20 ottobre.