MESSINA. Slitta ancora la decisione finale sul Comitato organizzativo per la gestione del Centro sociale di Villa Dante a causa degli ulteriori chiarimenti richiesti dai consiglieri di quartiere del Pd e del M5s durante la seduta di Commissione della Terza Circoscrizione tenutasi lunedì 18, e l’associazione “Fare per cambiare” lamenta “una presa di tempo a nostro avviso inutile e controproducente avendo una soluzione ormai vicina, una soluzione che risponda alla fame che il territorio ha di luoghi di incontro ricchi, vivi ed adeguatamente gestiti. Tutto rimandato dunque ai prossimi giorni”.

Dopo anni di battaglie, bandi annunciati ma mai espletati e migliaia di soldi pubblici spesi, sembra esserci uno spiraglio per far tornare in vita il Centro sociale di Villa Dante. C’è infatti un’intesa per la creazione di un Comitato di gestione composto da alcuni Consiglieri di Circoscrizione e dalle realtà cittadine presenti, proposta già avallata dal Presidente di Circoscrizione Lino Cucé e dal Consiglio, e che trova consenso anche da parte di “Fare per cambiare” e “Sicilia terra nostra” (invitati e presenti alla seduta), le due realtà che in questi mesi hanno denunciato lo stato di totale incuria dello stabile e la mancanza di necessari spazi aggregativi in città cui il Centro potrebbe in parte sopperire anche grazie ad una adeguata programmazione di attività.

“Dopo un’ampia discussione e la comune intesa nel dover recuperare il Centro in tempi brevi, tramite un adeguata gestione per evitarne il totale collasso, preso atto delle nostre proposte operative in sinergia con quelle di ‘Sicilia terra nostra” ed in linea con quanto presentato all’interno del bando del maggio scorso – si legge sul comunicato dell’associazione  -, chiedono maggiori delucidazioni il Consigliere del Pd Alessandro Cacciotto (già fondatore dell’associazione ‘Radici’) ed il Consigliere 5Stelle Alessandro Geraci, chiedendo ulteriori (ed ennesime) opinioni da parte della Giunta comunale in merito alle intenzione circa quello stabile, facendo così slittare la decisione definitiva asserendo che qualche settimana in più non cambi il degrado che si perpetra da anni“.

“Riteniamo, ed abbiamo adeguatamente esposto, che la posizione assunta dal Pd e dal Movimento sia critica, necessitando il Centro di immediati interventi che lo rendano decoroso, gestibile, ricco e vivo prima che si raggiunga il ‘punto di non ritorno’ sia per la struttura (il che prevederebbe altri fondi pubblici da impegnare per il recupero) sia per la cittadinanza che manca di un punto di riferimento sociale”.

D’altro canto, “L’opinione da parte della Giunta è chiara, più volte ribadita e risulta definitiva: voler lasciare in gestione il Centro a terzi, e questi terzi devono corrispondere ai cittadini e non ad una azienda, nell’intento (ed obbligo) di dover far rimanere quel luogo alla portata ed accesso di tutti”.

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