MESSINA. Continuano le prese di posizione da parte dei politici siciliani a difesa del Centro clinico Nemo Sud, per evitare la chiusura dell’unica struttura multidisciplinare in Sicilia e Calabria per la presa in carico di persone affette da malattie neuromuscolari, rischia la chiusura. Dopo il Pd regionale, il Consiglio comunale e il segretario regionale di Sicilia Futura, Beppe Picciolo, intervengono anche il deputato nazionale del Partito democratico Pietro Navarra e quello di Italia Viva Giuseppe Laccoto.

Di seguito la nota di Pietro Navarra:

Esprimo pieno apprezzamento, e rinnovo il mio appoggio, a tutte le iniziative che si stanno mettendo in atto a tutela del Centro NemoSud di Messina e dei 5000 pazienti affetti da malattie neuromuscolari i quali, dopo la chiusura della sede presso l’A.O.U. Policlinico “G. Martino” prevista a fine mese, rischiano di rimanere senza assistenza a causa dell’inerzia della Regione.

L’interrogazione del gruppo PD all’Ars, in cui si chiede al Governo regionale di spiegare i motivi del ritardo di una ricollocazione del Centro, anche a tutela degli aspetti occupazionali oltre che della salute di migliaia di persone, dimostra come il Partito si stia mobilitando su questa vicenda.

Dal canto mio, come preannunciato, ho avuto un colloquio con SE il Prefetto Cosima Di Stani, da cui ho ricevuto rassicurazioni circa la disponibilità a interloquire con l’Assessorato alla Salute della Regione.

Inoltre, il sit-in organizzato dalla Uil a Messina per mercoledì 30, la mozione promossa da Antonella Russo immediatamente votata all’unanimità da tutto il Consiglio comunale, e, più in generale, tutte le voci che si stanno alzando a difesa del Centro Nemo, sono la dimostrazione di come la problematica rischi di trasformarsi in vera e propria emergenza sanitaria e sociale.

In tutto questo, risalta ancor di più il silenzio della Regione, il cui immobilismo, giorno dopo giorno, accresce l’inquietudine dei malati, dei loro familiari e dei lavoratori. Le vuote promesse dei mesi scorsi hanno ormai assunto il senso di una presa in giro, ancor più inaccettabile se si pensa che ad esserne vittima sono persone gravemente malate, tra cui molti bambini, e professionisti che quotidianamente si spendono con amore e immensa dedizione per prestare loro le cure adeguate.

Di seguito la nota di Giuseppe Laccoto:

Evitare la chiusura del centro Nemo Sud di Messina è un atto di giustizia sociale: tutte le istituzioni politiche e sanitarie devono lavorare in sinergia per salvaguardare il diritto all’assistenza di oltre 5.000 pazienti affetti da malattie neuromuscolari, ma anche garantire il lavoro agli operatori sanitari della struttura, centro di riferimento per la SLA e unico autorizzato in Sicilia per la somministrazione del farmaco contro la SMA.

Al netto delle responsabilità politiche e delle diatribe tra Fondazione e Policlinico  bisogna dare subito risposte a migliaia di famiglie. Troppe volte è stato pagato pegno di fronte alle carenze e ai disservizi della sanità siciliana, troppe volte abbiamo assistito all’ingiustificato depotenziamento dei servizi sanitari. Adesso i cittadini non possono subire l’ennesimo torto: il Centro Nemo Sud è una struttura d’eccellenza che va difesa ad ogni costo e ad ogni livello”.

 

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