MESSINA. La battaglia, con denunce annesse di Cateno De Luca contro la magistratura, entra nel vivo: prima il procuratore generale Vincenzo Barbaro (che a sua volta ha annunciato di aver citato in giudizio il deputato regionale ed i suoi legali per mezzo milione di euro), adesso tocca agli altri magistrati, chiamati in causa relativamente alle vicende giudiziarie che lo hanno visto coinvolto “e non solo”, come si legge nel comunicato che annuncia la conferenza stampa in cui De Luca spiegherà il contenuto della denuncia depositata all’Autorità Giudiziaria di Reggio Calabria, tribunale competente per i magistrati messinesi.

“Pur nel rispetto della maggior parte di magistrati perbene che fanno parte del distretto di Messina – sottolinea De Luca – vogliamo porre all’attenzione dei media e dei cittadini i comportamenti alquanto anomali di alcuni organi inquirenti. Vado avanti in questa battaglia per la legalità per emergere l’ingiustizia consumata in questi anni a mio danno ed a danno di centinaia di messinesi che non hanno avuto la forza ed i mezzi per reagire”.

Accanto al deputato regionale, ci saranno i suoi ormai onnipresenti legali Carlo Taormina e Tommaso Micalizzi.

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