MESSINA. Il comune di Messina “stecca” il bando “Casa delle tecnologie emergenti”, un programma di fine 2022 di supporto alle tecnologie emergenti 5G, e si classifica ultimo sulle venti amministrazioni comunali che avevano presentato domanda (seppure in buona compagnia). La proposta progettuale del comune di Messina (capofila e soggetto beneficiario a capo di un consorzio di partner) ha ottenuto un punteggio di 48,29 punti, inferiore di molto ai 70 punti ottenuti dall’ultima delle sette amministrazioni che hanno avuto accesso ai fondi, Campobasso. Di cosa si trattava? Il programma promuoveva, per un ammontare massimo di 80 milioni di euro, centri di trasferimento tecnologico (le “Case delle tecnologie emergenti”) per coniugare le competenze scientifiche delle università e degli enti di ricerca con le esigenze delle imprese, con l’obiettivo di supportare progetti di ricerca e sperimentazione, sostenere la creazione di startup, favorire il trasferimento tecnologico verso le piccole e medie imprese nei temi di blockchain e crypto asset, “internet of things” (IoT), intelligenza artificiale, 6G e tecnologie quantistiche. Il bando era stato lanciato in autunno 2022, con scadenza a fine anno.

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