MESSINA. La grave carenza di personale infermieristico ed Oss all’Irccs Neurolesi-Piemonte è al centro di una nota congiunta di Uil-Fpl e Funzione Pubblica della Cgil indirizzata al manager Vincenzo Barone, con un ultimatum di cinque giorni entro il quale intervenire nella riassegnazione del personale in Unità operative carenti di organico, “Decorsi inutilmente i 5 giorni, le scriventi, loro malgrado, saranno costrette a denunciare a tutte le autorità competenti le gravi violazioni da parte di codesta azienda nella gestione delle risorse umane”.

“La Uil-Fpl e Funzione Pubblica della Cgil – dichiarano Pippo Calapai e Antonio Trino – che con precedenti note hanno segnalato la grave carenza di personale infermieristico ed OSS, specie nelle Unità operative con gravosi carichi di lavoro (GCA, MACAU etc), e nel contempo hanno contestato l’assegnazione di due infermieri nuovi assunti, rispettivamente uno presso l’unità operativa di Radiodiagnostica, dove peraltro prestano servizio altri due infermieri, e l’altro presso il servizio di pre-ospedalizzazione, dove è presente un’altra unità, a tutt’oggi debbono registrare la completa inerzia del dg dell’IRCCS Neurolesi-Piemonte, che continua a mantenere in servizio nelle succitate unità operative tale personale. Giova inoltre ricordare il caso di un Oss a tempo determinato non utilizzato al meglio, inizialmente assegnato ad un reparto, poi inspiegabilmente trasferito, dopo qualche ora ad un altro (dove vi erano già due ausiliari) e quindi assegnato all’Unità operativa di Radiodiagnostica, a seguito delle nostre segnalazioni e non, invece, alle Unità operative di degenza dove c’è grave carenza di personale”.

I sindacalisti puntano l’indice contro il management dell’azienda. “Le scriventi organizzazioni sindacali ritengono che la gestione di una azienda sanitaria pubblica debba essere sempre improntata ai principi di equità e giustizia, non può in maniera assoluta essere gestita in modo clientelare, così come sta avvenendo per i fatti su esposti. Alla luce di quanto esposto, Uil-Fpl e Funzione Pubblica Cgil diffidano il dg ad intervenire entro e non oltre i 5 giorni per riassegnare tale personale in Unità operative carenti di organico, al fine di evitare forti disagi nonché malumori per tali assegnazioni agli altri lavoratori”.

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