MESSINA. Alla fine, dopo tre interminabili sedute di consiglio, discussioni infinite, insulti, comunicati al fulmicotone e cambi di casacche, è arrivato l’ok da parte dell’Aula al “cambio di passo” fortemente voluto dal sindaco Cateno De Luca, che all’approvazione della “piattaforma programmatica” aveva legato le sue sorti da primo cittadino, e di conseguenza quelle di tutta la città. Rispetto alla sua versione primigenia, tuttavia, a furia di emendamenti il documento approvato questa sera da 16 consiglieri comunali (17 era il numero minimo fissato da De Luca per proseguire il suo mandato, come ha più volte annunciato nelle scorse settimane) è stato totalmente svuotato della parte “politica” e ridotto a una sorta di cronoprogramma da seguire, privo cioè di quelle “forzature” che avevano messo sindaco e consiglieri l’uno contro gli altri.

Il dettaglio dei voti: Argento no, Bonfiglio si, Bramanti no, Calabrò assente, Cannistra no,  Cardile astenuto, Caruso si, Cipolla si , Crifò si, D’Angelo si, De Leo si, Fusco no, Gennaro no, Giannetto si, Gioveni si, Interdonato si, La Fauci assente, La Tona si, Mangano no, Pagano assente, Parisi si, Pergolizzi si, Rizzo si, Rotolo si, Alessandro Russo no, Antonella Russo no, Scavello no, Schepis no, Serra si, Sorbello assente, Vaccarino assente, Zante si

 

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