MESSINA. «Sì ad un isola pedonale che interessi il Viale S. Martino, sì a qualsiasi spazio venga restituito ai cittadini; non si crei però un Viale S. Martino di serie A ed uno di serie B». Arrivano le prime reazioni a caldo dopo la proposta di istituire un’isola pedonale ibrida fra via dei Mille e la parte alta del “Viale”. Il primo ad intervenire è il consigliere della Terza Circoscrizione Alessandro Cacciotto, che pur sposando l’idea di pedonalizzare il “salotto buono” della città, pone l’attenzione “sull’altra parte” del Viale S. Martino, quella che dall’intersezione con il Viale Europa arriva fino a Villa Dante, “completamente esclusa da qualsiasi discussione di sviluppo territoriale, di concertazione con il territorio, con i commercianti e residenti del luogo”.

«L’altro Viale S. Martino – scrive Cacciotto – è una zona in totale stato di abbandono, sotto tutti i punti di vista; territorio strozzato dal punto di vista commerciale dalle barriere del tram, scarsa manutenzione. In realtà, l’altra parte del Viale S. Martino, contempla attività commerciali, artigiani, locali, che necessitano di attenzioni; poi c’è il nodo parcheggi per tanti residenti. Credo che l’Amministrazione non possa escludere da un idea di sviluppo territoriale, di restituzione di spazi alla città questa importante fetta di territorio. Il Viale S. Martino non è dunque soltanto Piazza Cairoli fino alla S. Cecilia, altrimenti ciò che soprattutto noi meridionali odiamo di più, le distinzioni tra nord e sud, saremmo i primi a metterle in campo. Nei prossimi giorni – conclude – chiederò al Consiglio della Terza Circoscrizione di trattare la questione, interfacciandoci soprattutto con le realtà del territorio interessato, costruendo insieme un occasione di rilancio per un territorio dalle grandi potenzialità»

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