MESSINA. Un lungo percorso costellato di buche, dossi e avvallamenti che mettono a repentaglio quotidianamente l’incolumità di migliaia di cittadini. In attesa della stagione estiva e del grande “esodo” dei messinesi sulla litoranea, peggiorano giorno dopo giorno le condizioni della “strada provinciale 43 bis”, nota a tutti come Panoramica dello Stretto.
L’arteria, di competenza della Città Metropolitana ed estesa per 14 km dall’Annunziata al cimitero di Granatari, si presenta ormai da anni in condizioni disastrose, rese ancora più proibitive dalla vegetazione incolta ai bordi della strada e dalle tante piccole discariche a cielo aperto che “ospitano” immondizia a cumuli, sanitari e pezzi di mobilio.
A destare maggiore preoccupazione, in particolare, è il tratto compreso fra lo “svincolo” di Papardo e Granatari, interdetto (vanamente) ai mezzi a due ruote con un’ordinanza dello scorso 21 maggio 2018 firmata dalla delegata Anna Chiofalo. Il divieto fa riferimento nello specifico alla fascia compresa tra il chilometro 6+200 al chilometro 9+200, in entrambi i sensi di marcia, ovvero la parte iniziale della strada. È in questo tratto che la Panoramica, già sconnessa e pericolante per interi km, diventa un vero e proprio colabrodo, con centinaia di smottamenti, deformazioni e buche profonde che ad ogni temporale si riempiono di acqua piovana, “sparendo” nell’asfalto dissestato. E mettendo in serio pericolo gomme, ammortizzatori e sospensioni.
Quello per i ciclomotori non è tuttavia l’unico divieto emesso dall’ex Provincia regionale: le condizioni disastrate della strada avevano già costretto i funzionari di Palazzo dei Leoni ad emettere un’ordinanza, risalente al 18 ottobre 2016, con la quale si imponeva il limite di velocità a 30 chilometri orari nella parte già dissestata (è compreso invece fra i 40 e i 50 Km/h negli altri tratti).
A rendere ancora più proibitiva la viabilità, inoltre, è la condizione dissestata dei guardrail, l’assenza di dissuasori di velocità e la perenne oscurità che avvolge la strada, percorsa nottetempo da centinaia di mezzi a due o quattro ruote, soprattutto nei mesi della “movida” estiva.
Lo scorso novembre, invece, la III Direzione Viabilità ha predisposto e pubblicato la determina a contrarre per i lavori di pavimentazione stradale della Panoramica, per un importo a base d’asta di € 1.265.000,00 a cui si sommano € 235.000,00 per la sistemazione delle barriere di sicurezza. I fondi sono finanziati dal decreto ministeriale n. 49/2018 del Mit. Nel primo caso, la ditta vincitrice ha offerto un ribasso del 37,3959%, per un costo totale di 849.658,69 euro; nel secondo il ribasso è stato del 38,8787%, per complessivi 173.088,67 euro.
I lavori riguarderanno proprio la parte più a nord dell’arteria, esclusa dagli interventi di sette anni fa, e sarebbero dovuti iniziare a fine gennaio, con la chiusura per 60 giorni di una carreggiata per volta (mantenendo la circolazione a doppio senso su quella opposta).
Sulla panoramica ci sono anche accessi ad abitazioni, chi vive lì e magari ha come unico mezzo di locomozione una moto, come ci arriva a casa? Non sembra discriminatorio il divieto solo per questa categoria di veicoli? Tra l’altro anche le biciclette… Così come su alcuni tratti delle strade dei colli… Tutto ciò è ridicolo, si cerca sempre di eliminare il problema anziché risolverlo.
E poi si mettono anche a fare verbali con l’autovelox.
Hai ragione ti appoggio ci vorrebbe una grande sbrigata dalla provincia che si mette a fare ordinanze con cartelli fasulli invece che una riasfaltata
È a dir poco vergognoso, a parte l’asfalto che ormai non c’è più, la Panoramica è diventata una discarica. Persone incivili che buttano lì di tutto (mobili, materassi, WC..). Ci vuole impegno a parte di tutti.