Da piccola ne andavo matta e posso affermare con certezza che sia stato il mio giocattolo preferito; ma certo non ero la sola: Barbie infatti è la bambola più famosa del mondo.
Ultimamente questa bambola, creata da Barbara Millicent Roberts e presentata per la prima volta a New York nel marzo del 1958, sta facendo capolino nei musei con una mostra epica Barbie the icon. La bellezza della mostra è racchiusa nell’accurata ricostruzione delle varie epoche vissute da Barbie che, si è fatta portavoce dello stile della società, dei suoi cambiamenti, delle sue rivoluzioni e di un universo tutto al femminile .
Barbie ha svolto tante professioni diverse: astronauta, pilota, infermiera, manager e madre sapendo trasformarsi con il cambiare delle mode, abbattendo anche le frontiere, rappresentando ben 50 nazionalità diverse. Un’ icona talmente collegata alla moda, da far ideare nel 2015 una collaborazione tra la Mattel, azienda che da sempre produce la bambola, e Vogue talents, mecca della moda. Questo progetto ha coinvolto venti designer che hanno vestito le bambole riproducendo in miniatura capi della loro collezione.
Le opere, che sono state esposte a Palazzo Morando in occasione della settimana della moda milanese, sono adesso in vendita presso il sito Yoox.com. I proventi verranno devoluti al Fai che si adopererà per la ricostruzione dell’oratorio della Madonna del sole di Arquata del Tronto, danneggiato dal recente terremoto. Insomma un progetto adatto ad una icona come Barbie che in passato è già stata testimone dell’Unicef.
La mostra è altamente consigliata a chi voglia sentirsi catapultato in un attimo negli anni ’60 o nel magico mondo delle star, Barbie Marylin, Audrey o Grace; è magia soprattutto quando si incappa nelle bambole identiche a quelle con la quale si giocava da piccole, Barbie fior di pesco, Barbie Hawaii o Barbie luce di stelle.