MESSINA. Lesioni personali aggravate ai danni di un ventiquattrenne. Questo il reato per cui il 32enne Andrea Scaffidi è stato condannato agli arresti domiciliari, misura cautelare eseguita nella mattinata di ieri dai poliziotti del Commissariato della Polizia di Stato di Patti, dopo l’ordinanza di applicazione emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Patti.

Il provvedimento è scaturito a seguito dell’attività d’indagine condotta dagli agenti, coordinati dalla Procura della Repubblica, che hanno ricostruito i fatti ed accertato le responsabilità dell’autore.

Nel mese di maggio dell’anno scorso, la vittima, per futili motivi, era stata colpita al volto con un pugno, mentre si trovava all’interno di un locale pubblico. Il colpo, che era stato inferto dallo Scaffidi impugnando un oggetto acuminato, ha procurato alla vittima lesioni dalle quali è derivato un indebolimento permanente dell’occhio e una notevole perdita di vista.

La persona offesa ha deciso di sporgere querela, rivolgendosi immediatamente alle Forze dell’Ordine. Il racconto è risultato attendibile e tutte le testimonianze consequenzialmente acquisite hanno portato a descrizioni dettagliate, perfettamente coincidenti, degli episodi occorsi. Pertanto, il GIP presso il Tribunale di Patti, considerando la gravità dei fatti commessi, l’aggressività manifestata, i numerosi precedenti penali, anche specifici, annoverati dall’indagato ha ritenuto di applicare immediatamente la predetta misura cautelare.

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