MESSINA. “Articolo Uno di Messina può rivendicare, insieme a pochi altri, l’aver sin dal primo momento difeso la necessità che si definisse una Autorità Portuale dello Stretto che comprendesse i porti di Messina, Milazzo, Reggio Calabria e Villa S. Giovanni. A differenza di altri abbiamo sempre preteso una scelta che non prevedesse una subalternità a Gioia Tauro o altri porti siciliani, nella convinzione della peculiarità dell’area integrata dello stretto. Per questo abbiamo sempre individuato nell’A.P. dello Stretto una potenzialità strategica per lo sviluppo del nostro territorio”. Così interviene in una nota Articolo Uno, che per tali motivi sostiene che l’iniziativa del Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, che con tre ricorsi al Tar prova ad aggredire la nomina di Mario Paolo Mega, “appare inopportuna e fuori tempo massimo”.

“È noto a tutti che il Presidente della Regione non abbia mai condiviso la nomina di Mega da parte del Ministero dei Trasporti: ci domandiamo, quindi, per quali motivazioni scelga intervenire adesso, dopo mesi dall’insediamento. Ci pare evidente che l’azione di Musumeci si caratterizzi per una profonda strumentalità politica che nulla ha a che vedere con gli interessi reali del territorio messinese”, continua.

“Ribadiamo la necessità di velocizzare una serie di iniziative che potrebbero intervenire positivamente in termini di sviluppo locale. In questa direzione il Presidente Musumeci, insieme agli altri enti che non l’hanno fatto, procedano, tempestivamente, a nominare il proprio rappresentante all’interno del Comitato di Gestione per dare piena funzionalità all’A.P”, prosegue Articolo Uno.

“C’è bisogno di supportare e non di ostacolare le potenzialità dell’Autorità Portuale, con senso di responsabilità istituzionale e non assumere iniziative finalizzate ad equilibrismi e posizionamenti politici. Ci domandiamo, in questa direzione, cosa pensino il Sindaco Cateno De Luca e il centrodestra messinese dei ricorsi di Musumeci che rischiano di impantanare l’autority”, si legge ancora nella nota.

“Per quanto ci riguarda non entriamo nel merito delle qualità professionali del Presidente dell’Autorità Portuale di Messina ma siamo invece interessati a verificare i fatti concreti derivanti dalla sua azione di governo dell’autority. Allo stesso modo contestiamo le ripetute scelte dei governi che si sono succeduti, prassi dalla quale non si sottrae neanche il Governo Musumeci, di non individuare figure espressione del territorio come se non ci fossero competenze e professionalità”, scrivono sul comunicato.

“Rimaniamo in attesa delle risposte ai problemi che abbiamo posto al Presidente Mega, relative all’area della Ex Fiera Campionaria, del Pontile di Giammoro e della Zona Falcata, rispetto alle quali occorre una decisa accelerazione – concludono – È un dovere di tutti impegnarsi per far dispiegare all’Autorità Portuale dello Stretto le enormi potenzialità: in questa direzione abbiamo investito la nostra deputazione regionale e nazionale a difesa degli interessi di un territorio che ha bisogno che uno dei pochissimi enti con capacità immediata di spesa possa godere di una condizione di piena funzionalità”.

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