MESSINA. A metà tra precauzione e psicosi, una grossa parte dei messinesi da ieri hanno iniziato a prendere d’assalto i distributori di carburante, nel timore di rimanere a secco. Timore che in parte è fondato, in parte (la parte maggiore) è invece alimentato sia da “spirito di emulazione” di chi ha solo una vaga idea di cosa sta succedendo, ma vede le file e pensa “cu si vaddau si sabbau“, sia dalle notizie false che si stanno diffondendo in queste ore, soprattutto un messaggio che circola sui gruppi whatsapp, del tutto inventato, su guerra, sanzioni e razionamenti vari. E infatti dagli scaffali dei supermercati iniziano a sparire pasta, olio e zuccero: una fotocopia di quanto accaduto (anche allora immotivatamente) due anni fa, ad inizio lockdown.

In ordine, cosa c’è di vero? Che da lunedi 14 ci sarà una sospensione del servizio parziale per  benzinai ed autotrasportatori, eventi indipendenti l’uno dall’altro, ma interconnessi. A causa dello sciopero, alcuni disagi effettivamente arriveranno. Per quanto tempo? Al momento, per i distributori di carburante la sospensione del servizio riguarderà solo i self service nelle ore notturne a partire dalla mezzanotte di lunedi 14 marzo. Il motivo è che nonostante il vertiginoso e velocissimo aumento dei prezzi dei prodotti alle pompe, il margine di guadagno per i gestori dei distributori resterà uguale nelle somme, ma addirittura inferiore nella quantità, dato che la domanda di carburanti, visti gli aumenti, finirà per abbassarsi. Questa la situazione prevista al momento.

Diverso lo sciopero degli autotrasportatori: attualmente è stato confermato (sempre da lunedi 14 marzo) solo dalla sigla TrasportoUnito, (Associazione Nazionale Autotrasportatori Professionali), che ha annunciato un’astensione a tempo indeterminato, specificando anche che non “non è uno sciopero, né si arroga rivendicazioni particolari, ma serve semplicemente per coordinare le manifestazioni sullo stato di estrema necessità del settore”, hanno scritto gli autotrasportatori: comunque sia, e qualsiasi forma assuma, lo “sciopero” è stato vietato dalla Commissione di garanzia per gli scioperi perchè non rispetta le normative in materia, non ha fornito il richiesto termine di preavviso, che nell’autotrasporto ammonta a 25 giorni, e non ha indicato una durata definita della manifestazione. Al momento, uno stop ai trasporti ha avuto luogo in Sardegna, dove sono nate le proteste, e oltre 400 autotraportatori hanno incrociato le braccia. Anche qui, la causa è stato di estrema necessità del settore determinato dagli aumenti del costo dei carburanti.

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