MESSINA. «Da oggi in poi tutti i messinesi potranno prendere parte attivamente alla vita politica della città, attraverso il loro coinvolgimento diretto nella scelta degli obiettivi e delle modalità di spesa delle risorse pubbliche. Si tratta di un traguardo importantissimo, che di fatto “apre le porte” di Palazzo Zanca a tutti i cittadini». Così i consiglieri comunali del M5S commentano l’approvazione in Aula del Regolamento Comunale del Bilancio Partecipativo dopo la proposta di delibera presentata dallo stesso gruppo consiliare lo scorso 24 ottobre.

«Con la legge regionale n. 5 del 2014 – spiegano i consiglieri – è fatto obbligo ai comuni di spendere almeno il 2% dei trasferimenti regionali di parte corrente, utilizzando strumenti che coinvolgano la cittadinanza per la scelta di azioni di interesse pubblico. Il regolamento – proseguono – consentirà a tutti gli organismi di rappresentanza collettiva che non abbiano appartenenza politica o partitica di presentare istanze e proposte in materia di strutture sportive, arredo urbano, tutela ambientale, verde pubblico, attività culturali, sportive e ricreative, servizi sanitari e socio-assistenziali, attività educative di istruzione e formazione, politiche giovanili e integrazione sociale. Le proposte saranno finanziate con appositi fondi a destinazione vincolata inseriti nel bilancio comunale».

«Il regolamento sull’accesso alla democrazia partecipata renderà concreto il coinvolgimento dei cittadini alle scelte amministrative, con procedure chiare e trasparenti per la scelta dei progetti e la costituzione di un’apposita commissione, che provvederà alla valutazione delle istanze. Detto in maniera semplice, grazie a questo strumento saranno gli stessi messinesi a decidere, di concerto con l’Amministrazione e con le Circoscrizioni, che sono parte attiva del processo, quali sono le reali priorità della città, scegliendo ad esempio se utilizzare i relativi fondi per migliorare il verde pubblico, realizzare un parco giochi per bambini o dei parcheggi. Le Istituzioni – concludono – devono tornare ad essere la “casa dei cittadini”: il voto di ieri in Aula, in tal senso, rappresenta un primo passo fondamentale nel segno della democrazia e della partecipazione diretta».

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