«Con la legge regionale n. 5 del 2014 – spiegano i consiglieri – è fatto obbligo ai comuni di spendere almeno il 2% dei trasferimenti regionali di parte corrente, utilizzando strumenti che coinvolgano la cittadinanza per la scelta di azioni di interesse pubblico. Il regolamento – proseguono – consentirà a tutti gli organismi di rappresentanza collettiva che non abbiano appartenenza politica o partitica di presentare istanze e proposte in materia di strutture sportive, arredo urbano, tutela ambientale, verde pubblico, attività culturali, sportive e ricreative, servizi sanitari e socio-assistenziali, attività educative di istruzione e formazione, politiche giovanili e integrazione sociale. Le proposte saranno finanziate con appositi fondi a destinazione vincolata inseriti nel bilancio comunale».
«Il regolamento sull’accesso alla democrazia partecipata renderà concreto il coinvolgimento dei cittadini alle scelte amministrative, con procedure chiare e trasparenti per la scelta dei progetti e la costituzione di un’apposita commissione, che provvederà alla valutazione delle istanze. Detto in maniera semplice, grazie a questo strumento saranno gli stessi messinesi a decidere, di concerto con l’Amministrazione e con le Circoscrizioni, che sono parte attiva del processo, quali sono le reali priorità della città, scegliendo ad esempio se utilizzare i relativi fondi per migliorare il verde pubblico, realizzare un parco giochi per bambini o dei parcheggi. Le Istituzioni – concludono – devono tornare ad essere la “casa dei cittadini”: il voto di ieri in Aula, in tal senso, rappresenta un primo passo fondamentale nel segno della democrazia e della partecipazione diretta».